Barbara Fronterrè fa ricorso. Lo scorso giugno a Pachino, in provincia di Siracusa, si sono tenute le elezioni amministrative, così come in molti altri Comuni della Sicilia. A Pachino al ballottaggio si sfidavano Giuseppe Gambuzza – appoggiato dal centrodestra e da Sud chiama Nord – e Rosaria “Barbara” Fronterrè, che era sostenuta da alcune liste […]
Elezioni comunali a Pachino: la candidata sindaca non eletta fa ricorso al Tar
Barbara Fronterrè fa ricorso. Lo scorso giugno a Pachino, in provincia di Siracusa, si sono tenute le elezioni amministrative, così come in molti altri Comuni della Sicilia. A Pachino al ballottaggio si sfidavano Giuseppe Gambuzza – appoggiato dal centrodestra e da Sud chiama Nord – e Rosaria “Barbara” Fronterrè, che era sostenuta da alcune liste civiche di centrosinistra, dal Movimento per l’autonomia e dalla Democrazia cristiana Sicilia nuova. Gambuzza ha ottenuto 4285 voti – cioè il 50,06 per cento dei consensi – Fronterrè, invece, 4275 voti, cioè il 49,94 per cento dei consensi: per questo Gambuzza è stato proclamato nuovo sindaco di Pachino.
Già nei primi minuti dopo la conclusione dello spoglio da molte parti si è detto che Fronterrè avrebbe potuto pensare di fare ricorso al Tribunale amministrativo regionale (Tar) per chiedere un riconteggio, visto che aveva ottenuto solo dieci voti in meno del suo avversario. Ora è arrivata la comunicazione ufficiale: Fronterrè ha presentato ricorso al Tribunale amministrativo regionale di Catania per contestare l’esito del risultato delle elezioni.
«Il mio gruppo politico ed io – dice Fronterrè – abbiamo scelto di dare mandato a un team di legali per analizzare la documentazione elettorale e valutare la plausibilità di un ricorso. Le numerose irregolarità riscontrate motivano questa scelta», dice l’esponente politica. Il ricorso è stato depositato oggi. «Mi auguro – conclude Fronterrè – che si possa far luce su quanto emerso dalla ricostruzione del processo elettorale effettuata dai legali, al fine di garantire massima trasparenza e accertarsi del rispetto del voto degli elettori pachinesi».