Ardizzone striglia i parlamentari eletti a Roma: “Totale disinteresse per la Sicilia”

E’ un fiume in piena il Presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone. In conferenza stampa, stamattina, ha risposto a muso duro a tutti quegli attacchi, un po’ viscidi a dire il vero, che finiscono col delegittimare l’istituzione che rappresenta.

A cominciare dalle auto blu. Si è detto e si è scritto che sono in arrivo nuove vetture all’Ars. Dimenticando di specificare, come ha detto Ardizzone, che “nel 2009 si spendevano per le auto blu 233 mila euro all’anno. Ce n’erano 16 piu’ una blindata. Nei nuovi bandi sono previsti 83 mila euro all’anno per 7 auto blu con una riduzione del 63%”.

Altra polemica montata ad arte in questi giorni, quella sul vitalizio all’ex Presidente della Regione siciliana, Salvatore Cuffaro: “Sui vitalizi abbiamo recepito il decreto Monti nella sua interezza che dice che se un consigliere regionale e’ condannato per reati della pubblica amministrazione, salvo riabilitazione, viene sospeso l’assegno vitalizio. Non mi sono trincerato dietro un cavillo del regolamento parlamentare o dello Statuto speciale. La norma è stata esitata dal Parlamento nazionale e’ una legge ‘salva Lusi’. Su Cuffaro- ha aggiunto Ardizzone-  ammesso che il no al vitalizio venisse esteso anche ai reati per mafia, lo riceverebbe comunque da deputato nazionale. Non è una follia?”.

E poi, al di là delle polemiche spesso vacue, il punto centrale, più volte ribadito dal Presidente dell’Ars:

“Il problema e’ che c’e’ un attacco concentrico nei confronti delle regioni. Vorrei che una ribellione seria verso questo tipo di cose venisse proprio dalla Sicilia”. E a dargli ragione, c’è la discussione sulla riforma del Titolo V della Costituzione che rivela una tentazione centralista del Governo Renzi. Roma vuole gli asset delle regioni togliendo la parola ai territori. La democrazia regredisce in Italia invece di progredire. Ma, tant’è.

In questo disegno rientrano perfettamente tutte le campagne che tentano di delegittimare le regioni, la Sicilia in particolare:

“E’ una finzione che tutto cio’ che la Sicilia incamera da tasse e tributi resti nelle casse dell’isola. E’ una falsita’. La verita’ e’ che va tutto nelle casse dello Stato- sottolinea Ardizzone-  e adesso anche nelle casse d’Europa. E’ fondamentale abolire il secondo comma dell’articolo 36 dello Statuto siciliano perche’ a fronte di funzioni previste dalla legge, non sono mai state corrisposte le risorse. Questa norma impoverisce la Sicilia”.

Ma nessuno dice niente in proposito. I deputati siciliani eletti a Roma, in primis: “Si stanno completamente disinteressando della Sicilia. Quando ho chiesto aiuto ai parlamentari nazionali mandando una lettera ho ricevuto solo tre risposte. Dal Pd, per esempio, nessuna risposta, e lo dico visto che si tratta del Partito di Renzi. Ho visto aria di supponenza da parte dei parlamentari, un assoluta superficialita’ e disattenzione.

Invito l’onorevole Faraone – dichiara il Presidente dell’Ars- a sostenere le cause della Sicilia, ma quelle serie, quelle che vanno difese.  Io chiedo formalmente di richiamare alla responsabilita’ i parlamentari eletti in Sicilia che si stanno completamente disinteressando del fatto che con la riforma del Titolo V dello Statuto viene cancellata la specialita’ dello Statuto siciliano. C’e’ un impegno dell’Ars nei miei confronti ad adottare ogni iniziativa”.

Se noi invece – ha concluso Ardizzone – continuiamo con questo dibattito che si concentra solo sugli sprechi e sulle autoblu’, spostiamo l’attenzione dalle vere questioni”.

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