«Mi pare che questo patto federativo sia una cosa talmente naturale da apparire ovvia». Parola di Raffaele Lombardo che sugella così il matrimonio, o quanto meno il rinnovo della promessa di matrimonio, tra i suoi autonomisti e la Lega di Matteo Salvini. Lombardo ricorda le origini dell’Mpa, tra alti e bassi, da sempre vicino alle […]
Celebrato il matrimonio tra Lega e Mpa, Lombardo: «Patto così naturale da apparire ovvio»
«Mi pare che questo patto federativo sia una cosa talmente naturale da apparire ovvia». Parola di Raffaele Lombardo che sugella così il matrimonio, o quanto meno il rinnovo della promessa di matrimonio, tra i suoi autonomisti e la Lega di Matteo Salvini. Lombardo ricorda le origini dell’Mpa, tra alti e bassi, da sempre vicino alle posizioni del Carroccio, con cui aveva già siglato una confederazione e di fronte al ministro per le Infrastrutture esalta il progetto del ponte sullo Stretto e loda l’idea di autonomia differenziata al vaglio del parlamento nazionale.
«Ci sono tutte le ragioni perché questo patto sia solido, forte e possa portare frutti alla nostra terra – continua l’ex presidente della Regione – Insieme siamo una forza del 13,6 per cento: solo un punto in meno di Forza Italia, che esprime il presidente della Regione, e di Fratelli d’Italia, che esprime il presidente dell’Ars. Saremo un grande gruppo che darà un grande contributo al governo della nostra terra». Parole che annunciano di fatto la fusione tra i gruppi parlamentari dei due movimenti politici tra i banchi dell’Assemblea regionale. E a chi chiede a Lombardo se in virtù dei nuovi numeri chiederanno maggiore spazio al presidente Schifani, il leader dell’Mpa risponde: «Esprimeremo più spazio per le idee».
Una dichiarazione subito intercettata da Salvini, che immediatamente corregge il tiro: «Non chiediamo più posti. Ci interessa crescere». E gli ospiti d’onore ad assistere all’unione, in un hotel delle Palme gremito, a Palermo, sono tanti: da Totò Lentini a Luigi Genovese, tra le fila dei lombardiani, fino ai nemici giurati di un tempo dell’ex presidente, Luca Sammartino e Valeria Sudano, ora a dispensare sorrisi e strette di mano come punte di diamante della Lega siciliana, che anche alle prossime Europee si presenterà in ticket con gli autonomisti per cercare di massimizzare la resa di questa ritrovata – in teoria mai persa – unione.