Un minuto di silenzio e un timido applauso. Si è aperta così la seduta del Consiglio comunale di Catania di ieri, 23 maggio. Non per la ricorrenza del 31esimo anniversario della strage di Capaci ma per la morte del senatore ed ex vicesindaco del capoluogo etneo Mimmo Sudano. Trascorso il minuto, si passa ai punti […]
Catania, il Consiglio comunale «ha salvato le elezioni senza debito fuori bilancio»
Un minuto di silenzio e un timido applauso. Si è aperta così la seduta del Consiglio comunale di Catania di ieri, 23 maggio. Non per la ricorrenza del 31esimo anniversario della strage di Capaci ma per la morte del senatore ed ex vicesindaco del capoluogo etneo Mimmo Sudano. Trascorso il minuto, si passa ai punti all’ordine del giorno. Con buona pace di chi vorrebbe partecipare da casa perché la piattaforma online non funziona (ancora una volta) e lo streaming della diretta va cercato sul canale Youtube dell’ente. Nel corso della seduta nell’aula consiliare di Palazzo degli elefanti, i consiglieri hanno approvato le due delibere proposte dalla Ragioneria generale riguardanti la variazione al bilancio 2022-2024 e le scadenze Tari, la tariffa sui rifiuti. La prima proposta (passata con 19 voti favorevoli e cinque astenuti) consente la copertura delle spese per le elezioni comunali che ci saranno tra qualche giorno con una variazione al bilancio. «E così le elezioni sono state fatte salve evitando un debito fuori bilancio – commenta a MeridioNews il presidente del Consiglio comunale Sebastiano Anastasi – Pur con tutti i limiti che possiamo avere, a questo civico consesso vanno riconosciute serietà e caparbietà nei confronti della città. Infatti, anche a pochi giorni dal voto, è stato presente e ha incassato delle delibere importantissime per la cittadinanza».
Il secondo documento che ha ottenuto il via libera del Consiglio comunale (con 23 voti favorevoli e due astenuti), riguarda la rimodulazione delle scadenze per il versamento della Tari. Sulla base delle nuove disposizioni, sia per le utenze domestiche che per quelle non domestiche, il versamento è previsto in tre rate, delle quali due di acconto (16 marzo e 16 maggio) e la terza a saldo (il 10 dicembre). «Un modo per dare più respiro ai cittadini. E non so quanti altri Comuni stiano riuscendo a farlo con questa celerità», dichiara Anastasi al nostro giornale. Venuto a mancare il numero legale, la seduta è stata rinviata a questa sera per la trattazione di un debito fuori bilancio.