Combattere il caro voli verso la Sicilia non è certo impresa facile, la Regione Siciliana ha però deciso di non accontentarsi soltanto della battaglia legale contro il comportamento di Ita e Ryanair, le due compagnie accusate di fare cartello, soprattutto sotto le festività, portando i biglietti verso l’Isola a somme che a volte hanno persino […]
Caro voli, la Regione chiama una nuova compagnia aerea per rompere il duopolio Ita-Ryanair
Combattere il caro voli verso la Sicilia non è certo impresa facile, la Regione Siciliana ha però deciso di non accontentarsi soltanto della battaglia legale contro il comportamento di Ita e Ryanair, le due compagnie accusate di fare cartello, soprattutto sotto le festività, portando i biglietti verso l’Isola a somme che a volte hanno persino raggiunto i 500 euro. La contromossa dal punto di vista pratico si chiama Aeroitalia, la compagnia aerea cercata dalla Regione, con cui è stato stretto un accordo per coprire le rotte principali a prezzi calmierati, cercando così di scardinare un duopolio che Renato Schifani definisce «presunto, solo perché da avvocato so che devo pesare le parole, ma di cui sono convinto».
«Alla vigilia di Pasqua – continua il presidente della Regione – si ripresenterà lo scandalo caro voli, perché di questo si tratta. E ribadiremo anche allora il nostro ricorso, già depositato davanti al L’Antitrust, per rompere questo percorso e arrivare alle giuste sanzioni. Oggi però è una bella giornata, arriviamo a una scelta da me sollecitata ma condivisa dalla società – Aeroitalia ndr – non soltanto sulla linea Palermo-Roma, ma anche sulla Catania-Bergamo, che di fatto fa parte degli aeroporti Milanesi e Trapani-Forlì, in attesa della Catania-Roma. Oggi credo che proponiamo ai siciliani una soluzione parziale ma significativa, mi auguro che i vettori che al momento coprono le tratte in regime di cartello prendano conto di questa azione».
«Il vero problema è che in Italia c’è un vettore che detiene il 60 per cento del mercato nazionale – dice da par suo Gaetano Intrieri, chief executive officer di Aeroitalia – E lo è a prescindere da chi sia il vettore, fosse anche la compagnia di bandiera. Iniziamo dal primo giugno a collegare con tre voli al giorno Palermo-Roma e dal 3 giugno anche Catania-Bergamo e Trapani-Forlì. Poi collegheremo Lampedusa con Bergamo e dalla winter season ci saranno tre voli al giorno anche sulla tratta Catania-Roma. Il nostro impegno è quello di mantenere dei livelli tariffari a partire da 29 euro e che non supereranno mai i 150 euro nell’alta stagione. Inoltre offriamo ai nostri clienti la possibilità di cambiare la data di partenza senza pagare una penale».
Aeroitalia è reduce da una passata e poco positiva esperienza sulla tratta Catania-Roma, soppressa poco dopo l’attivazione, ma per il dirigente «si è trattato di una tratta per noi sperimentale e non c’era il traffico sufficiente a giustificare il suo mantenimento». Presente in conferenza anche il sindaco di Palermo Roberto Lagalla in attesa di avere, sempre per citare Schifani, «un sindaco eletto che possa rappresentare Catania». «Bisognerà rilanciare l’aeroporto di Palermo per il completamento di quei lavori strutturali che purtroppo segnano il passo e non consentono di spiegare tutte le sue potenzialità – dice il primo cittadino del capoluogo – Per questo abbiamo salutato con particolare favore l’azione del presidente della regione, perché il caro voli non solo colpisce i siciliani, ma anche i turisti che vogliono scegliere Palermo, quindi attentano al cuore dell’economia siciliana».