Ars, ‘bocciata’ la norma sui forestali di Palermo e in forse il rinnovo del finanziamento alla SAS

IERI SERA IL PROVVEDIMENTO PER FINANZIARE LA SOCIETA’ ‘SERVIZI AUSILIARI SICILIA’ (CHE HA INGLOBATO ‘BENI CULTURALI’, BIOSPHERA’ E ‘MULTISERVIZI’) E’ STATO PRECIPITOSAMENTE RITIRATO. MA I 120 MILIONI DI EURO CI SONO? IL GOVERNO NON HA ANCORA PRESENTATO LA BOZZA DELLA MANOVRA DI STABILITA’ (BILANCIO E FINANZIARIA 2014)

Problemi di copertura finanziaria per i tanti dipendenti della SAS? I dubbi sono più che giustificati alla luce dello ‘stop’ di ieri sera a Sala d’Ercole. Per ‘Servizi Ausiliari Sicilia’, la società regionale che ha inglobato ben tre società a partecipazione regionale – ‘Beni culturali’, ‘Biosphera’ e ‘Multiservizi‘ – c’è il dubbio, tutt’altro che campato in aria, che manchi la copertura finanziaria per il 2014 e per il 2015.

Non si tratta di un finanziamento di poco conto, soprattutto con i tempi che corrono: 60 milioni di euro per il prossimo anno e altrettanti per il 2015. Totale: 120 milioni di euro. Ci sono questi soldi?

Ieri sera il disegno di legge – che, ricordiamolo, interessa, alla fine, i parlamentari di Palermo – ha rischiato di fare la fine del provvedimento sugli operai della Forestale, sempre di Palermo. Ieri sera, infatti, l’iniziativa per i forestali del capoluogo siciliano è stata ‘bocciata’.

Un tonfo per il parlamentare Antonello Cracolici, che vince la battaglia interna al proprio Partito, ma a Sala d’Ercole, almeno ieri sera, ha preso una batosta secca proprio sui forestali. Lo ‘spalmamento’ delle risorse finanziarie è stato respinto. E bisognerà capire che cosa succederà, adesso, tra gli operai della Forestale di Palermo ai quali era stato promesso questo, quello e quell’altro.

Quello dei forestali di Palermo è un problema. Ma un altro problema, forse un po’ più serio, è quello della SAS. Ieri sera il provvedimento che dovrebbe finanziare questa società, dopo la ‘bocciatura’ dell’iniziativa in favore dei forestali di Palermo, è stato ritirato precipitosamente.

Ufficialmente, il ritiro è stato motivato dall’assenza dell’assessore all’Economia, Luca Bianchi. In pratica – queste le voci di corridoio – non sarebbe facile trovare 120 milioni di euro. Né è pensabile far approvare dall’Ars un disegno di legge senza copertura finanziaria. Non perché Sala d’Ercole si farebbe scrupoli (figuriamoci!), ma perché il provvedimento verrebbe bloccato ‘senza pietà’ dagli uffici del Commissario dello Stato, che ormai, come si dice dalle nostre parti, sono messi a camurria, e di ogni iniziativa parlamentare che prevede esborsi vonnu viriri a spisa (tradotto per i non siciliani: pretendono la copertura finanziaria).

Si troveranno questi soldi? Oggi se ne dovrebbe sapere di più, visto che l’Aula è convocata di nuovo. I segnali, in ogni caso, sono brutti. La scorsa settimana, infatti, il Governo di Rosario Crocetta aveva annunciato l’approvazione in Giunta della manovra di stabilità, cioè di Bilancio e Finanziaria. Ma ieri, all’Ars, non c’era traccia né del Bilancio, né della Finanziaria.

Radio tam tam racconta che l’assessore Bianchi e i dirigenti dell’assessorato all’Economia, con in testa il dirigente maximo, dottor Mario Pisciotta, non sanno che pesce prendere. C’è da fronteggiare il prelievo forzoso di Roma, un miliardo di euro che, forse, verrà ‘scontato a 800 milioni di euro.

Un prelievo folle. L’economia siciliana è ferma e le entrate Irpef sono in picchiata. Scippare alla Sicilia altri 800 milioni di euro significa, per l’appunto, condannare la Regione al dissesto che, magari, non verrà dichiarato per non creare problemi di rating a Roma. Ma qualcuno lo pagherà: a cominciare dalle società regionali, o dai precari di Regione ed enti locali.

Tutto questo in un Aula dove il Governo Crocetta, ancora una volta, ha dimostrato di non avere una maggioranza. Cracolici, fino a prova contraria, fa parte della maggioranza. Ma, come abbiamo già accennato, la norma sui forestali da lui proposta è stata ‘bocciata’. E, se fosse stata messa in discussione la norma sulla SAS, sarebbe stata ‘bocciata’.

Restano le contraddizioni di una Regione, o meglio, di un Governo regionale che, alla chetichella, firma un contratto con un centro sanitario privato prevedendo un esborso di 10 milioni di euro all’anno (più i posti letto in più che non ci sono, o meglio, da togliere alle strutture pubbliche: bel Governo di centrosinistra!) e poi non trova i soldi per i dipendenti della SAS e per gli operai della Forestale!

Per il resto, ieri, Sala d’Ercole ha approvato le “Disposizioni finanziare urgenti per l’anno 2013” con 30 voti favorevoli, 3 contrari e 26 astenuti. Il “sì” è arrivato anche per le “Norme in materia di personale a tempo determinato” con 39 voti favorevoli, 1 contrario e 14 astenuti (dovrebbe essere il rinnovo del contratto ai precari dell’assessorato al Territorio e Ambiente: notare il solito modo di legiferare oscuro, per addetti ai lavori, alla faccia della trasparenza: ennesima manifestazione di uno ‘stile’ parlamentare che rimane levantino).

L’Aula ha rinviato in Commissione di merito il disegno di legge sulle “Condizioni di trasporto pubblico locale e sanzioni amministrative”.

Oggi Sala d’Ercole avrà a disposizione una vasta gamma di argomenti da affrontare: potrebbe occuparsi della SAS o rinviare questo argomento. Questi i disegni di legge che potrebbero essere discussi:

a) “Acquisto di servizi dalle società partecipate”. (Seguito)

b)“Norme per la promozione ed il sostegno delle imprese dell’informazione locale”. (Seguito)

3) Discussione delle mozioni:

a) “Impegni del Governo della Regione per la salvaguardia dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza”;

b) “Iniziative per mantenere l’IVA al 4% per le prestazioni di servizi socio-sanitari ed educativi resi dalle cooperative sociali”;

c) “Iniziative per il rilascio di garanzie fidejussorie da parte dell’IRFIS- FinSicilia spa in favore delle imprese siciliane presenti nelle graduatorie di ammissione sui benefici di contributi assegnati dai bandi regionali a valere dei fondi PO-FES e PO-FERS”;

d) “Stipula di convenzione o protocollo d’intesa tra la Regione siciliana ed istituti di credito per l’erogazione di anticipazione di tesoreria alle IPAB”;

e) “Tutela e rilancio dell’offerta sanitaria pubblica e privata in Sicilia.

 

 


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