Spezia – Palermo, in arrivo il tris o l’esonero?

Dopo le due vittorie consecutive, il Palermo di Rino Gattuso vuole dare un’ulteriore dimostrazione della propria forza. Per farlo, deve provare a battere lo Spezia, in trasferta, reduce da un avvio di campionato non brillante, che lo ha visto sconfitto anche contro il Carpi per 1-0.

Per i siciliani, vittoriosi invece lo scorso week-end contro il Cesena, si prospetta l’ennesima partita difficile da affrontare. Come ha più volte ribadito Gattuso, la squadra bianconera, con tutta probabilità, seguirà l’esempio delle sue predecessori e si chiuderà a riccio in difesa, onde evitare di lasciare troppo campo alla corazzata rosanero. E, proprio questa tattica, nonostante le ultime vittorie, ha messo in mostra tutte le imperfezioni della squadra dell’ex Milan. Assemblati appena 3 mesi fa, i giocatori di “Ringhio” ancora stentano a mostrare il bel gioco che tanto vuole il presidente Zamparini che, nei giorni scorsi ha quindi scatenato tutta la sua furia nei confronti dell’allenatore, dando così un chiaro segno d’instabilità interna. Certo, Gattuso ha più volte rassicurato tifosi e giornalisti di quanto sia “normale” che il “boss” parli in questo modo e che farà di tutto per accontentarlo, ma non è mai riuscito ad evitare di trasmettere quella sgradevole sensazione di fastidio, legata ad una pressione alquanto ingiustificata, soprattutto se in seguito a due vittorie. 

Per venire però incontro a questo problema, sembra che per la partita di questa sera ci si debba aspettare più d’un cambio; non nel modulo, però, perché,se il suo ex presidente Berlusconi qualcosa gli ha insegnato, quel qualcosa riguarda il fatidico trequartista e le due punte; Mister Gattuso sembra infatti d’accordo con l’idea che ormai da anni porta avanti il patron rossonero, circa il modulo con il quale scendere in campo; difatti, malgrado i migliori risultati, a livello di prestazioni, siano arrivati con il 4-2-3-1, l’allenatore rosanero sembra intenzionato ancora una volta a scendere in campo con il 4-3-1-2, con Sorrentino tra i pali; Morganella, Munoz, Terzi ed il rientrante Daprelà in difesa; Bolzoni, Barreto e Stevanovic a centrocampo; Dybala, usato finalmente nel suo ruolo, trequartista; Lafferty ed Hernandez in attacco. Due sono quindi le novità di serata: la probabile esclusione di Di Gennaro che, malgrado il gol contro il Padova, non è mai apparso in condizioni fisiche ottimali, senza contare che non sembra neanche possedere quell’elevato tasso tecnico di cui invece si fa gran voce; l’altra novità, è l’utilizzo di due vere punte, che possano garantire un diverso modo di giocare alla squadra; l’uruguaiano capitano del Palermo può infatti sfruttare magnificamente le eventuali ripartenze della squadra ed essere più che efficiente sulle improvvise verticalizzazioni di Barreto (?); il nordirlandese, invece, sarà utilissimo nel far risalire la squadra ed inoltre, con la sua grinta, è più che adatto all’alto ritmo che richiede Gattuso.

I dubbi, che non mancano, riguardano chiaramente il centrocampo: Barreto, nonostante non fosse ancora al 100% contro il Cesena, non ha mai brillato per impostazione del gioco, mentre Bolzoni e Stevanovic, per quanta voglia possano metterci, non sono chiaramente due mezz’ali, e lo si è ben visto nelle scorse partite. Tutti questi problemi non sembrano però interessare l’allenatore dei rosa, che si è invece più volte detto soddisfatto di quanto la squadra sta facendo, soprattutto in mediana.

Che Gattuso veda un’altra partita rispetto al sottoscritto? Probabile, sta di fatto, però, che anche il “capo” la pensa come chi scrive, e di questo, son certo, Ringhio non ne è contento.


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