Comune di Palermo, la Giunta approva il Bilancio 2013

Ad agosto arriva il Bilancio 2013 del Comune di Palermo. Un po’ in ritardo, considerato che avrebbe dovuto essere approvato entro il dicembre dello scorso anno. In ogni caso, è un fatto positivo, considerato che tantissimi Comuni siciliani, quest’anno, non potranno chiudere i rispettivi bilanci per sopraggiunto fallimento.

Per la cronaca, in Sicilia oltre 20 Comuni hanno già dichiarato il default. La recente sentenza della Corte Costituzionale che impedisce alla Corte dei Conti di dichiarare il default dei Comuni delle Regioni a Statuto speciale non cambia la sostanza del problema: la situazione finanziaria della Regione siciliana resta drammatica. E altrettanto drammatica resta la situazione per almeno il 50 per cento e forse più dei Comuni siciliani.

In questo scenario, che la Giunta comunale di Leoluca Orlando abbia presentato il Bilancio 2013 è un fatto positivo. A questo punto lasciamo la parola agli amministratori comunali.

“Il punto chiave è che il crack è dietro le spalle – ha dichiarato il Sindaco Orlando – il Comune di Palermo non si trova più in una condizione di dissesto. Grazie all’impegno durissimo di questi mesi abbiamo evitato quello che altre città non hanno evitato e oggi siamo in condizione di programmare il futuro”.

“Siamo riusciti ad evitare di aumentare la pressione fiscale complessiva sui cittadini palermitani – ha aggiunto il Sindaco – aumentando gli investimenti. Puntiamo sulle risorse europee e abbiamo messo in sicurezza le nostre aziende partecipate, l’Amia che era fallita e adesso abbiamo la Rap, la Geesip era al disastro e adesso siamo nella prospettiva di garantire continuità di lavoro e di servizi, abbiamo messo in sicurezza l’Amat nonostante i 140 milioni di perdita che aveva l’anno scorso e che adesso abbiamo ampiamente recuperato”.

“Credo che ormai siamo in cammino – ha precisato Orlando – perché possiamo candidarci ad essere Capitale europea della cultura nel 2019 e una città nella quale c’è finalmente un Sindaco, una Giunta e un Consiglio comunale responsabili, che rispettano le leggi e che sono in grado di elaborare un bilancio trasparente, apprezzati dai nostri interlocutori nazionali ed europei, se è vero come è vero che il Governo nazionale e l’Europa, così come il Governo regionale sono pronti a dare tutto il sostegno possibile e previsto dalla vigente normativa”.

“Si è tagliata soprattutto la spesa corrente – ha sottolineato l’assessore al Bilancio, Luciano Abbonato, commentando il documento finanziario – mentre le spese del personale continuano lentamente a scendere, abbiamo puntato su un bilancio che cerca di conciliare esigenze di risanamento con quelle di sviluppo. Ovviamente abbiamo riservato la dovuta attenzione a quei Settori come le Attività Sociali e Attività Culturali che in passato avevano subito pesanti decurtazioni e abbiamo puntato a rilanciare quegli ambiti dove sostanzialmente non si era speso nulla, come gli investimenti, per cui abbiamo previsto un sostanziale incremento (del trecento per cento rispetto al 2011). Si tratta di investimenti soprattutto nel campo della mobilità. In questa fase, infatti, c’era da completare il tram, finanziato integralmente dall’Unione Europea, si chiuderà l’anello ferroviario, ma stiamo costruendo anche sul futuro: ad esempio, la costituzione di un fondo per le progettazioni e la realizzazione di una serie di interventi mirati nel campo della riqualificazione ambientale”. Anche da questo punto di vista – ha concluso l’assessore Abbonato – abbiamo ottenuto notevoli risorse che metteremo subito in circolo per dare energia all’economia cittadina.”

Grande soddisfazione è stata espressa anche da parte del vice Sindaco, Cesare Lapiana, che ha sottolineato il lavoro svolto rispetto alle aziende partecipate. “Da gennaio ad ora – ha detto – abbiamo recuperato i lavoratori Gesip, abbiamo assorbito il fallimento dell’Amia e quasi del tutto i problemi strutturali dell’Amat. Possiamo affermare, insomma, che da questa Amministrazione sono state messe in sicurezza tre aziende. Non dimentichiamo inoltre la Sispi che al 30 giugno doveva chiudere ed invece è stata ‘promossa a pieni voti dall’Autorità per la concorrenza.

Infine ricordiamo l’avvio del processo di privatizzazione della Gesap, possibile perché la società ha recuperato credibilità es efficienza.”

Sul bilancio intervengono anche i consiglieri comunali di Italia dei Valori, Filippo Occhipinti e Paolo Caracausi (nella foto sotto a destra). “Esprimiamo un moderato ottimismo – dicono in un comunicato – alla celerità che la Giunta ha mostrato nell’approvazione del bilancio previsionale 2013 e l’idea di presentare il documento alle parti sociali che lo chiederanno. Pur tuttavia, consapevoli delle difficoltà incontrate nell’ambito del clima della spending rewiew, non possiamo rilevare alcune criticità esposte nella insufficiente comunicazione cartacea e relative tabelle presentate alla stampa”.

“Certo – dicono ancora i due consiglieri comunali – una città candidata alla Capitale dello sport nel 2016 che investe solo 430 mila euro in nuovi investimenti per lo sport ha perso la partita in partenza, ma probabilmente ci sarà qualche asso nella manica per realizzare nuovi impianti in tempo per essere giudicati Capitale dello sport 2016, che noi Consiglieri non conosciamo”.

“Una città che dovrebbe vivere di turismo – sottolineano Caracausi e Occhipinti – non investe quasi niente in questo settore , solo 1,4 milioni per spesa corrente, mentre non c’è traccia di investimenti in conto capitale”.

“Dal lato delle entrate – dicono ancora i due consiglieri comunali di Italia dei Valori – sarà importante capire come la nuova imposta sui rifiuti, Tares, pur non cambiando il gettito complessivo, andrà a ridistribuirsi significativamente tra le famiglie e le imprese. L’esempio portato dall’assessore fa presagire uno spostamento importante del carico verso le famiglie più numerose rispetto a quello della vecchia Tarsu. Inoltre nulla viene detto sull’ingente Patrimonio che sin qui è stato trascurato e sottovalutato e che invece potrebbe dare importanti fonti di entrata permettendo di alleggerire il pesante carico fiscale che colpisce i contribuenti palermitani”.

“Pur appoggiando questa amministrazione nel programma di rilancio di Palermo – concludono Caracausi e Occhipinti – non appena prenderemo visione dell’intero documento contabile, ancora non presentato né alla commissione competente, né alla conferenza dei capigruppo, potremo raccontare un analisi più consapevole sia sulla composizione della spesa che delle entrate”.

 

 

 


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