Un funerale semplice, gremito di gente semplice come lui. Laquila Gea, di cui lui era il padre naturale fuori ad aspettarlo Photogallery
Lultimo saluto ad Angelo DArrigo
“Avevo visto e sentito bene il percorso. In modo impercettibile, il mio pensiero si avvicinava sempre più a quello degli uccelli. La metamorfosi si confermava.
Rimasi lì, in mezzo alle carte, a godermi linsperata scoperta, con lo sguardo perso nella prospettiva affascinante di mettermi in viaggio per nuovi sentieri nellaria”.
Laura, la moglie di Angelo, alla fine della cerimonia funebre ha sentito il bisogno di salire sullaltare e di ringraziare quanti sono stati vicini a lei e ai loro tre figli. Voleva leggere anche alter righe del libro In volo sopra il mondo che suo marito aveva scritto, ma la sua voce, interrotta dal pianto, usciva appena. E si è dovuta fermare con gli occhi inondati di lagrime. Scende dallaltare prendendo in braccio il piccolo figlio di due anni, lunico in quella cattedrale gremita di gente che non ha compreso quanto è accaduto al padre.
Alla cerimonia funebre erano presenti i familiari di Angelo, i parenti italiani e francesi, gli amici. Tutti erano ammutoliti. Nei loro volti si leggeva lincredulità di una morte assurda. Stavano vicini per darsi conforto, luno con laltro. Come se ognuno di loro avesse perso colui che li guidava nella loro vita. Richard Meredith, il pilota trainatore che aveva accompagnato Angelo nelle sue imprese ai limiti dellimpossibile era lì.
Insieme hanno effettuato centinaia di ore di volo, per segnare traguardi scientifici che rimarranno impressi per sempre nella storia. Quasi si confondeva tra la folla, gente comune che si è stretta in un unico grande abbraccio a lui e alla sua famiglia.
Lambizioso progetto intrapreso nel 2000, di cui parla nel libro, si chiama Metamorphosis.
La semplicità della cerimonia che si è celebrata rispecchiava la personalità di Angelo.
Una persona straordinaria, eppure di una semplicità disarmante. Nessun discorso di autorità, solo unomelia. Unaquila lo ha aspettato fuori dalla Chiesa. Era la sua amata Gea, protagonista di una delle sue straordinarie imprese.
Catania, la città nella quale hai vissuto, chi ti conosceva e chi ti ha scoperto solo in questi giorni dolorosi, si è stretta intorno a te per lultimo saluto.
Le tue ceneri saranno cremate, come da te desiderato.