Ad agosto, libro mio non ti conosco…

Ragazzi, ce l’abbiamo quasi fatta: siamo arrivati alla fine di giugno, ci rimane ancora
qualche materia da toglierci e poi via, verso la meta che abbiamo desiderato durante
l’anno: le Isole Eolie, Capri, il lago di Como, le Canarie sono lì ad aspettarvi. State
iniziando a preparare le valigie ? State pensando a cosa mettere dentro ? Abbronzante
con fattore di protezione sotto zero ( al vostro rientro il melanoma è assicurato ), telo
da mare ( possibilmente doppia piazza ), pantaloni e maglietta all’ultimo grido,
occhialini da sole che fanno tanto Antonio Banderas, ( beh, forse no, ma l’importante
è crederci ), macchina fotografica, ( non si sa mai qualche VIP ), e qualcosa da leggere,
che fa tanto “intellettuale”, specialmente sotto l’ombrellone.

        Detto così, sembra insignificante, ma la combinazione esatta di questi elementi po-
trebbe essere determinante. Iniziamo dal “cosa” leggere sotto l’ombrellone e poi passia-
mo al “come” leggerlo. Andiamo per ordine. A che anno siete ? Quanti libri avete accu-
mulato fino ad ora negli scaffali della vostra stanza ? Dieci, venti, trenta, quaranta ?
Quali tra questi sarebbero adatti ad allacciare una conversazione con la vicina di
ombrellone ? La risposta la sto sentendo da qui: nessuno. E allora, cosa aspettate ad
andare in una libreria e a comprare un libro o due, edizione economica, naturalmente,
da mettere nello zaino e tirare fuori al momento giusto ? Con la mente siete già in libreria ?
Bravi, mi compiaccio, vedo che state entrando nel vivo della situazione. Sulla scelta, io
lascerei fare a voi: scarterei a priori le materie che avete tanto “amato” studiare durante
l’anno accademico e mi butterei su qualcosa di soft. Non so, date una rapida occhiata
agli scaffali della libreria o fatevi consigliare dal commesso, che si sentirà gratificato.
Almeno gli rimane questo, visto che deve passare l’estate dentro il negozio. E mi racco-
mando, evitate di dirgli che vi serve per leggerlo sotto l’ombrellone: ci potrebbe rima-
nere male. 

       Fatta la vostra sapiente scelta sui libri, non vi rimane che decidere cosa, fra solarium
e lidi, facciano più al caso vostro. E qui la scelta mi sembra sia personale, perché se vi piac-
ciono le ragazze molto abbronzate vi consiglio di puntare zona lidi playa, mentre se i
vostri gusti virano per la carnagione leggermente dorata, vada per il solarium zona
scogliera
. Una volta individuato il posto dove andare, non vi rimane che piazzarvi con
il vostro kit da spiaggia, preferibilmente entro le 8.30 e le 9 del mattino. Le ore di punta,
che vanno dalle 10 alle 17, sono tremende: vi potete abbronzare in piedi. Individuate con
un rapido colpo d’occhio le zone più interessanti, magari facendo finta di cercare qualche
amico arrivato prima di voi. Trovato il punto X, non vi resta che stendere il telo mare
( mi raccomando, fa tanto out chiamarlo “tovaglia” ), e iniziare a spogliarvi.

       A questo punto inizia la fase del “come” leggere il libro. Apritelo, come se ci fosse
qualcosa di veramente interessante da leggere e sfogliatelo ogni 5 minuti, se il formato
è grande, o ogni 3, se è un tascabile !!! Nel frattempo, con la coda dell’occhio, iniziate a
vedere cosa vi succede attorno. Niente ? E allora, iniziate voi. Frasi come : “ Lo hai letto
anche tu ? “o “Cosa ne pensi di questo autore ? ” sono solo l’inizio. La vostra vicina non
sa di chi stiate parlando ? Me da egual. Porgeteglielo e nel frattempo avanzate di 10-15
centimetri nella sua direzione. Ricordatevi che il vostro telo, due piazze, è fatto apposta
per permettervi ampi spostamenti in tutti i punti cardinali. Se la dolce fanciulla non ve
lo tira violentemente nei primi dieci secondi e se non vi risponde freddamente guardan-
dovi con gli occhi storti, forse ci siamo, avete fatto un buon lavoro: non penserà mica
che un ragazzo che vuole scambiare le proprie idee sulle sue letture preferite abbia
l’intenzione di attaccare bottone !!!
Ovviamente, tutti questi consigli valgono se qualche mattina vi trovate ad andare al
mare da soli, ma se siete in numero maggiore al due, le strategie di “lettura” cambiano ………


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