Melbourne, fuori la Schiavone

Adattando una vecchia battuta destinata al golf, osservando le ultime dichiarazioni di una leggenda del tennis come Margareth Court Smith (64 tornei dello slam vinti, di cui 24 in singolare, altro che Federer…) si può tranquillamente affermare che probabilmente non è necessario essere idioti per giocare a tennis. Però, visti i risultati della Court Smith, aiuta, accidenti se aiuta. Per vincere la noia di queste prime giornate dell’Australian Open – anche se ieri una mezza sorpresina c’è stata grazie a Falla, che ha sconfitto abbastanza nettamente l’ottava testa di serie, Mardy Fish – la vecchia intestataria del campo numero 3 di Melbourne, ha pensato bene di ricordare come la pensa sugli omosessuali e via con le solite cretinate sull’abominio, sulla depravazione, sull’assurdità della richiesta di riconoscimento dei diritti da parte di persone che vivono fuori dalla legge di Dio e che quindi – immaginiamo – dovrebbero perire tra le fiamme dell’inferno. Indubbiamente tutto molto elegante e stimolante intellettualmente, segue dibattito. Sul web si può trovare una petizione per togliere il nome della simpatica vecchietta allo stadio e ci piacerebbe molto che i lettori di linksicilia ci facessero una capatina.

Passando alle cose serie, anche ieri non c’è stato tanto da divertirsi, ancora troppo ampio il divario tra i primi e gli altri. E così si sono sprecati molte partite si sono chiuse con risultati abbastanza netti e con diversi 6/0. Nadal ha vinto agevolmente e Federer non ha neanche avuto bisogno di scendere in campo per arrivare al terzo turno. C’è stata qualche eccezione. Dolgolopov si è di nuovo distratto e per la seconda volta di fila è stato costretto al quinto set, vincendo solo di strettissima misura. Dimitrov, opposto ad Almagro è invece crollato al quinto; il giovane bulgaro cresce forse con troppa lentezza, ma prima o poi ce lo ritroveremo in finale a Wimbledon. Procede invece la marcia di Tomic. L’australiano ha battuto con qualche difficoltà di troppo lo statunitense Querrey, ma tutto sommato non ha corso troppi rischi. Purtroppo è fuori dal torneo anche l’argentino Nalbandian, autore di una stoica resistenza contro il gigante Isner, infrantasi negli scogli del terribile servizio del lungagnone. Fin quando ha avuto benzina la partita era sin troppo facile ma troppo complicato il tre set su cinque per uno con tutti quei guai e con la voglia di allenarsi che non è proprio quella di Nadal. In serata Baghdatis, già finalista di questo torneo, è stato sconfitto in quattro set da Wawrinka. Si è invece arrestata la corsa dell’ultimo italiano in gara nel tabellone maschile, Cipolla, sconfitto da Feliciano Lopez.

Tra le donne invece una sorpresa c’è stata ed è arrivata proprio dal tennis italiano. La nostra rappresentante più accreditata, quella su cui riponevamo le nostre maggiori speranze, la Schiavone, è stata severamente sconfitta dalla connazionale Romina Oprandi. In tutta franchezza dobbiamo essere grati alla Schiavone per quello che è riuscita a fare negli ultimi due Roland Garros ma ci sorprenderebbe se la trovassimo tra le prime trenta a fine anno. A questo punto diventa interessante seguire la prova dell’italiana superstite, che però avrà un complicato terzo turno contro la tedesca Georges, che sembra in buona forma. Nulla da fare invece per la Branti, che invece di vendicare la Pennetta ha subito una severa lezione.

Insomma dopo tre giorni aspettiamo ancora che il torneo entri nel vivo. Anche stasera le cose non sembrano particolarmente eccitanti. Djokovic, Murray e Tsonga avranno pochi problemi per superare i loro avversari e l’unica partita degna di una qualche nota è una sorta di anticipo del senior tour, quella tra Andy Roddick e Hewitt, entrambi, ai bei dì, numeri uno del mondo. A questo punto forse meglio andare a vedere a che punto sono i progressi di Raonic contro “Picasso” Petzschner. Stasera giocheranno anche le altre due italiane rimaste in gara. Mentre per la Errani sarà necessario vedere con quale piede si è alzata la Petrova, la Vinci dovrebbe farcela contro la Zheng. Insomma, quasi quasi c’è da sperare in un’intervista della Court per divertirsi un po’….

Trentaduesimi di finale, principali risultati: (s.m.) Nadal b. Haas 6/4 6/3 6/4; Tomic b. Querrey 3/6 6/3 7/6 (3) 6/3; Isner b. Nalbandian 4/6 6/3 2/6 7/6 (5) 10/8 Dolgolopov b. Kamke 4/6 6/1 3/6 8/6; Wawrinka b. Baghdatis 7/6 (3) 6/4 5/7 6/1; Falla b. Fish 7/6 (4) 6/3 7/6 /6); Lopez b. Cipolla 7/5 7/6 (4) 6/2. (s.f.) Bratchikova b. Branti 6/2 6/1; Oprandi b. Schiavone 6/4 6/3.

I risultati completi sul sito www.australianopen.com


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Adattando una vecchia battuta destinata al golf, osservando le ultime dichiarazioni di una leggenda del tennis come margareth court smith (64 tornei dello slam vinti, di cui 24 in singolare, altro che federer. . . ) si può tranquillamente affermare che probabilmente non è necessario essere idioti per giocare a tennis. Però, visti i risultati della court smith, aiuta, accidenti se aiuta. Per vincere la noia di queste prime giornate dell'australian open – anche se ieri una mezza sorpresina c'è stata grazie a falla, che ha sconfitto abbastanza nettamente l'ottava testa di serie, mardy fish – la vecchia intestataria del campo numero 3 di melbourne, ha pensato bene di ricordare come la pensa sugli omosessuali e via con le solite cretinate sull'abominio, sulla depravazione, sull'assurdità della richiesta di riconoscimento dei diritti da parte di persone che vivono fuori dalla legge di dio e che quindi – immaginiamo – dovrebbero perire tra le fiamme dell'inferno. Indubbiamente tutto molto elegante e stimolante intellettualmente, segue dibattito. Sul web si può trovare una petizione per togliere il nome della simpatica vecchietta allo stadio e ci piacerebbe molto che i lettori di linksicilia ci facessero una capatina.

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