Roger Federer, “Re” di Londra

E’ difficile trovare ancora parole per parlare del nuovo (ma va…) vincitore del Master. Con una prova neanche particolarmente brillante e regalando tutto quanto si poteva ad un avversario coraggioso ma troppo inferiore, Roger Federer ha vinto il Master – o ATP Finals, chiamatelo come volete la sostanza non cambia – di Londra per la sesta volta. Inutile parlare di numeri per lo svizzero, che ha frantumato praticamente ogni record che riguarda i campi da tennis. Ieri sera, visto che c’era, ne ha battuto altri due e uguagliato un terzo. Oltre a diventare il giocatore che più volte ha vinto il master, staccando Sampras e Lendl, il trentenne svizzero è diventato il giocatore più “anziano” a vincere il torneo, superando Nastase. Inoltre con la 37a vittoria di ieri ha eguagliato anche il numero di partite vinte da Lendl nel torneo. Si potrebbe continuare a lungo, ricordando la centesima finale e la settantesima vittoria ma sarà il caso di soffermarci sulla partita di ieri. Dopo l’incolore prova offerta contro Ferrer lo svizzero sembrava volere evitare che Tsonga prendesse troppa confidenza. Primo set vinto grazie ad un solo break sul 4-3 e nel secondo subito due palle break per andare in fuga, annullate con un paio di servizi folgoranti sa Tsonga. Il break era rinviato di poco perché sul 2 pari una risposta di dritto su una prima molto carica di Tsonga regala a Federer il break e il 3-2. La partita seguiva ancora i servizi e sul 5-4 non si sarebbe trovato più nessuno disposto a scommettere sulla partita. Ma il tennis ha il suo fascino anche perché un pluridecorato fuoriclasse riesce ancora a sentire l’emozione. A Federer viene il braccino e Tsonga prima vola sullo 0-40 ottenendo le sue prime palle break dell’incontro. A nulla valgono una pio di prodezze dellos vizzero perché alla terza occasione con uno smash rabbioso Tsonga si riprende il break e va sul 5 pari. La partita si accende con il pubblico tutto schierato dalla parte del transalpino sperando di veder prolungato l’incontro. Si arriva al tie-break e qui lo svizzero prende subito il vantaggio di un mini-break per restituirlo con un doppio fallo. Federer sembra in grado di chiudere e vola 5-2. Ma Tsonga è un gran combattente e prima raggiunge lo svizzero sul 5 pari, poi sul match point contro sfodera un dritto pazzesco che lascia fermo l’avversario e infine riesce a vincere il set costringendo Federer ad un errore di rovescio. Un set pari con l’incognita se Federer riuscirà o meno a dimenticare tutte le occasioni sprecate. Ma non si è Federer per nulla, mentre lo svizzero tiene abbastanza agevolmente la sua battuta Tsonga comincia a vedere i fantasmi, cala con la prima ed è in pericolo costante. Sul 4-3 Federer lo svizzero si procura per tre volte la palla break e la terza è quella decisiva. Federer va di nuovo a servire per il match e stavolta non ci sono sorprese.

Si chiude così un master non troppo brillante, se è vero che il dominatore della stagione, Djokovic, non è sembrato in grado di ripetere le prestazioni dei primi sei mesi della stagione e il suo rivale numero 1, Nadal, dopo anni di fatica per stare dietro a Federer sembra adesso precipitato in una crisi di motivazioni dalla quale è dubbio se riuscirà a riprendersi. Adesso il tennis, con la parentesi della finale di Coppa Davis la settimana prossima, si prende una lunga pausa. Rivedremo i nostri protagonisti all’inizio del 2012 e tra sei settimane, in Australia, sapremo se Tsonga, Berdych e Murray sapranno insidiare i tre mostri sacri del tennis contemporaneo.

Risultato: Federer b. Tsonga 6/3, 6/7(6), 6/3

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

E' difficile trovare ancora parole per parlare del nuovo (ma va. . . ) vincitore del master. Con una prova neanche particolarmente brillante e regalando tutto quanto si poteva ad un avversario coraggioso ma troppo inferiore, roger federer ha vinto il master – o atp finals, chiamatelo come volete la sostanza non cambia – di londra per la sesta volta. Inutile parlare di numeri per lo svizzero, che ha frantumato praticamente ogni record che riguarda i campi da tennis. Ieri sera, visto che c'era, ne ha battuto altri due e uguagliato un terzo. Oltre a diventare il giocatore che più volte ha vinto il master, staccando sampras e lendl, il trentenne svizzero è diventato il giocatore più “anziano” a vincere il torneo, superando nastase. Inoltre con la 37a vittoria di ieri ha eguagliato anche il numero di partite vinte da lendl nel torneo. Si potrebbe continuare a lungo, ricordando la centesima finale e la settantesima vittoria ma sarà il caso di soffermarci sulla partita di ieri. Dopo l'incolore prova offerta contro ferrer lo svizzero sembrava volere evitare che tsonga prendesse troppa confidenza. Primo set vinto grazie ad un solo break sul 4-3 e nel secondo subito due palle break per andare in fuga, annullate con un paio di servizi folgoranti sa tsonga. Il break era rinviato di poco perché sul 2 pari una risposta di dritto su una prima molto carica di tsonga regala a federer il break e il 3-2. La partita seguiva ancora i servizi e sul 5-4 non si sarebbe trovato più nessuno disposto a scommettere sulla partita. Ma il tennis ha il suo fascino anche perché un pluridecorato fuoriclasse riesce ancora a sentire l'emozione. A federer viene il braccino e tsonga prima vola sullo 0-40 ottenendo le sue prime palle break dell'incontro. A nulla valgono una pio di prodezze dellos vizzero perché alla terza occasione con uno smash rabbioso tsonga si riprende il break e va sul 5 pari. La partita si accende con il pubblico tutto schierato dalla parte del transalpino sperando di veder prolungato l'incontro. Si arriva al tie-break e qui lo svizzero prende subito il vantaggio di un mini-break per restituirlo con un doppio fallo. Federer sembra in grado di chiudere e vola 5-2. Ma tsonga è un gran combattente e prima raggiunge lo svizzero sul 5 pari, poi sul match point contro sfodera un dritto pazzesco che lascia fermo l'avversario e infine riesce a vincere il set costringendo federer ad un errore di rovescio. Un set pari con l'incognita se federer riuscirà o meno a dimenticare tutte le occasioni sprecate. Ma non si è federer per nulla, mentre lo svizzero tiene abbastanza agevolmente la sua battuta tsonga comincia a vedere i fantasmi, cala con la prima ed è in pericolo costante. Sul 4-3 federer lo svizzero si procura per tre volte la palla break e la terza è quella decisiva. Federer va di nuovo a servire per il match e stavolta non ci sono sorprese.

E' difficile trovare ancora parole per parlare del nuovo (ma va. . . ) vincitore del master. Con una prova neanche particolarmente brillante e regalando tutto quanto si poteva ad un avversario coraggioso ma troppo inferiore, roger federer ha vinto il master – o atp finals, chiamatelo come volete la sostanza non cambia – di londra per la sesta volta. Inutile parlare di numeri per lo svizzero, che ha frantumato praticamente ogni record che riguarda i campi da tennis. Ieri sera, visto che c'era, ne ha battuto altri due e uguagliato un terzo. Oltre a diventare il giocatore che più volte ha vinto il master, staccando sampras e lendl, il trentenne svizzero è diventato il giocatore più “anziano” a vincere il torneo, superando nastase. Inoltre con la 37a vittoria di ieri ha eguagliato anche il numero di partite vinte da lendl nel torneo. Si potrebbe continuare a lungo, ricordando la centesima finale e la settantesima vittoria ma sarà il caso di soffermarci sulla partita di ieri. Dopo l'incolore prova offerta contro ferrer lo svizzero sembrava volere evitare che tsonga prendesse troppa confidenza. Primo set vinto grazie ad un solo break sul 4-3 e nel secondo subito due palle break per andare in fuga, annullate con un paio di servizi folgoranti sa tsonga. Il break era rinviato di poco perché sul 2 pari una risposta di dritto su una prima molto carica di tsonga regala a federer il break e il 3-2. La partita seguiva ancora i servizi e sul 5-4 non si sarebbe trovato più nessuno disposto a scommettere sulla partita. Ma il tennis ha il suo fascino anche perché un pluridecorato fuoriclasse riesce ancora a sentire l'emozione. A federer viene il braccino e tsonga prima vola sullo 0-40 ottenendo le sue prime palle break dell'incontro. A nulla valgono una pio di prodezze dellos vizzero perché alla terza occasione con uno smash rabbioso tsonga si riprende il break e va sul 5 pari. La partita si accende con il pubblico tutto schierato dalla parte del transalpino sperando di veder prolungato l'incontro. Si arriva al tie-break e qui lo svizzero prende subito il vantaggio di un mini-break per restituirlo con un doppio fallo. Federer sembra in grado di chiudere e vola 5-2. Ma tsonga è un gran combattente e prima raggiunge lo svizzero sul 5 pari, poi sul match point contro sfodera un dritto pazzesco che lascia fermo l'avversario e infine riesce a vincere il set costringendo federer ad un errore di rovescio. Un set pari con l'incognita se federer riuscirà o meno a dimenticare tutte le occasioni sprecate. Ma non si è federer per nulla, mentre lo svizzero tiene abbastanza agevolmente la sua battuta tsonga comincia a vedere i fantasmi, cala con la prima ed è in pericolo costante. Sul 4-3 federer lo svizzero si procura per tre volte la palla break e la terza è quella decisiva. Federer va di nuovo a servire per il match e stavolta non ci sono sorprese.

E' difficile trovare ancora parole per parlare del nuovo (ma va. . . ) vincitore del master. Con una prova neanche particolarmente brillante e regalando tutto quanto si poteva ad un avversario coraggioso ma troppo inferiore, roger federer ha vinto il master – o atp finals, chiamatelo come volete la sostanza non cambia – di londra per la sesta volta. Inutile parlare di numeri per lo svizzero, che ha frantumato praticamente ogni record che riguarda i campi da tennis. Ieri sera, visto che c'era, ne ha battuto altri due e uguagliato un terzo. Oltre a diventare il giocatore che più volte ha vinto il master, staccando sampras e lendl, il trentenne svizzero è diventato il giocatore più “anziano” a vincere il torneo, superando nastase. Inoltre con la 37a vittoria di ieri ha eguagliato anche il numero di partite vinte da lendl nel torneo. Si potrebbe continuare a lungo, ricordando la centesima finale e la settantesima vittoria ma sarà il caso di soffermarci sulla partita di ieri. Dopo l'incolore prova offerta contro ferrer lo svizzero sembrava volere evitare che tsonga prendesse troppa confidenza. Primo set vinto grazie ad un solo break sul 4-3 e nel secondo subito due palle break per andare in fuga, annullate con un paio di servizi folgoranti sa tsonga. Il break era rinviato di poco perché sul 2 pari una risposta di dritto su una prima molto carica di tsonga regala a federer il break e il 3-2. La partita seguiva ancora i servizi e sul 5-4 non si sarebbe trovato più nessuno disposto a scommettere sulla partita. Ma il tennis ha il suo fascino anche perché un pluridecorato fuoriclasse riesce ancora a sentire l'emozione. A federer viene il braccino e tsonga prima vola sullo 0-40 ottenendo le sue prime palle break dell'incontro. A nulla valgono una pio di prodezze dellos vizzero perché alla terza occasione con uno smash rabbioso tsonga si riprende il break e va sul 5 pari. La partita si accende con il pubblico tutto schierato dalla parte del transalpino sperando di veder prolungato l'incontro. Si arriva al tie-break e qui lo svizzero prende subito il vantaggio di un mini-break per restituirlo con un doppio fallo. Federer sembra in grado di chiudere e vola 5-2. Ma tsonga è un gran combattente e prima raggiunge lo svizzero sul 5 pari, poi sul match point contro sfodera un dritto pazzesco che lascia fermo l'avversario e infine riesce a vincere il set costringendo federer ad un errore di rovescio. Un set pari con l'incognita se federer riuscirà o meno a dimenticare tutte le occasioni sprecate. Ma non si è federer per nulla, mentre lo svizzero tiene abbastanza agevolmente la sua battuta tsonga comincia a vedere i fantasmi, cala con la prima ed è in pericolo costante. Sul 4-3 federer lo svizzero si procura per tre volte la palla break e la terza è quella decisiva. Federer va di nuovo a servire per il match e stavolta non ci sono sorprese.

E' difficile trovare ancora parole per parlare del nuovo (ma va. . . ) vincitore del master. Con una prova neanche particolarmente brillante e regalando tutto quanto si poteva ad un avversario coraggioso ma troppo inferiore, roger federer ha vinto il master – o atp finals, chiamatelo come volete la sostanza non cambia – di londra per la sesta volta. Inutile parlare di numeri per lo svizzero, che ha frantumato praticamente ogni record che riguarda i campi da tennis. Ieri sera, visto che c'era, ne ha battuto altri due e uguagliato un terzo. Oltre a diventare il giocatore che più volte ha vinto il master, staccando sampras e lendl, il trentenne svizzero è diventato il giocatore più “anziano” a vincere il torneo, superando nastase. Inoltre con la 37a vittoria di ieri ha eguagliato anche il numero di partite vinte da lendl nel torneo. Si potrebbe continuare a lungo, ricordando la centesima finale e la settantesima vittoria ma sarà il caso di soffermarci sulla partita di ieri. Dopo l'incolore prova offerta contro ferrer lo svizzero sembrava volere evitare che tsonga prendesse troppa confidenza. Primo set vinto grazie ad un solo break sul 4-3 e nel secondo subito due palle break per andare in fuga, annullate con un paio di servizi folgoranti sa tsonga. Il break era rinviato di poco perché sul 2 pari una risposta di dritto su una prima molto carica di tsonga regala a federer il break e il 3-2. La partita seguiva ancora i servizi e sul 5-4 non si sarebbe trovato più nessuno disposto a scommettere sulla partita. Ma il tennis ha il suo fascino anche perché un pluridecorato fuoriclasse riesce ancora a sentire l'emozione. A federer viene il braccino e tsonga prima vola sullo 0-40 ottenendo le sue prime palle break dell'incontro. A nulla valgono una pio di prodezze dellos vizzero perché alla terza occasione con uno smash rabbioso tsonga si riprende il break e va sul 5 pari. La partita si accende con il pubblico tutto schierato dalla parte del transalpino sperando di veder prolungato l'incontro. Si arriva al tie-break e qui lo svizzero prende subito il vantaggio di un mini-break per restituirlo con un doppio fallo. Federer sembra in grado di chiudere e vola 5-2. Ma tsonga è un gran combattente e prima raggiunge lo svizzero sul 5 pari, poi sul match point contro sfodera un dritto pazzesco che lascia fermo l'avversario e infine riesce a vincere il set costringendo federer ad un errore di rovescio. Un set pari con l'incognita se federer riuscirà o meno a dimenticare tutte le occasioni sprecate. Ma non si è federer per nulla, mentre lo svizzero tiene abbastanza agevolmente la sua battuta tsonga comincia a vedere i fantasmi, cala con la prima ed è in pericolo costante. Sul 4-3 federer lo svizzero si procura per tre volte la palla break e la terza è quella decisiva. Federer va di nuovo a servire per il match e stavolta non ci sono sorprese.

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]