Messina, una via per dirottare i tir dal centro Il progetto bloccato dagli espropri ai privati

Tardano a partire gli espropri che dovrebbero dare il là alla riqualificazione di via Don Blasco. Arteria nevralgica per far respirare Messina. Il progetto, che beneficia di un finanziamento regionale da 27 milioni di euro, presentato lo scorso anno, in pompa magna, in Comune, da Rosario Crocetta e dall’allora assessore Mobilità e alle Infrastrutture, Nino Bartolotta, deve fare i conti con tempistiche e scadenze. E, se entro luglio, la procedura non decolla, le risorse rischiano di svanire.

La nuova via Don Blasco dovrebbe permettere, dopo decenni, la decongestione del traffico pesante nella città dello Stretto. I tir verrebbero dirottati in questa superstrada parallela alla via La Farina, attualmente degradata, piena solo di baracche e di qualche insediamento industriale o commerciale, compiendo un tragitto di tre chilometri e 800 metri, dalla zona portuale a Gazzi. Il punto di partenza, da nord a sud, sarebbe il cavalcavia, all’altezza di via Tommaso Cannizzaro. In coincidenza con la via Santa Cecilia, verrebbe realizzato un abbassamento di un metro e mezzo della quota delle sede stradale per rendere possibile proprio il passaggio dei tir sotto il ponte della ferrovia. Prevista pure una rotatoria all’altezza di viale Europa e altre due connessioni con il traffico cittadino all’altezza di via Salandra e Maregrosso. A Gazzi, infine, il raccordo con gli svincoli e l’autostrada.

Con la realizzazione del nuovo porto di Tremestieri – ma anche in questo caso permane l’interrogativo dei fondi – la via Don Blasco si emanciperebbe a sua volta dal gommato pesante per essere assorbita a tutti gli effetti nella rete stradale urbana. Le criticità nascono tenendo conto del mancato avvio, per il momento, delle procedure di esproprio delle aziende presenti in zona, destinate a essere delocalizzate a Larderia, all’interno dell’area industriale dell’ex consorzio Asi. Sergio De Cola, assessore comunale ai Lavori pubblici, circa un mese fa, ha fatto sapere che la validazione del progetto e la conseguente emissione del decreto di finanziamento, per andare in gara e aprire i cantieri dopo l’estate, sarebbero avvenute a inizio maggio.

Da notare che il progetto, approvato a giugno del 2008 e subordinato all’adeguamento alla normativa vigente, prevedeva inizialmente che gli espropri avvenissero entro il 2013. Una proroga ha spostato il termine al prossimo luglio. Ma in assenza dell’avvio del piano particellare di espropri, l’intero iter potrebbe essere compromesso, insieme al finanziamento. Andando nel dettaglio, il cantiere avrebbe dovuto essere inaugurato alla fine della scorsa estate, con l’adeguamento del piano economico, particellare e di sicurezza. Passaggi propedeutici alla riqualificazione il cui progetto, tra febbraio e marzo scorsi, è stato assegnato da palazzo Zanca, per 40mila euro, con affidamento diretto a una società esterna: la RinaCheck di Genova. L’amministrazione comunale, infatti, non disponendo di un sistema di controllo interno della qualità, ha preferito avvalersi di un organismo di controllo accreditato secondo la normativa europea.

Dietro invito dell’assessorato regionale alla Mobilità e alle Infrastrutture, il Comune ha quindi trasmesso il relativo progetto utile all’emanazione del finanziamento, previo adeguamento. Tuttavia, si attendono gli espropri per non vanificare ogni sforzo. L’assessore De Cola è stato contattato telefonicamente al fine di ottenere ulteriori dettagli ma, fino al momento in cui l’articolo è andato in pubblicazione, non è stato possibile ottenere riscontri.


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]