Youth Guarantee: affidamento al Ciapi del servizio in violazione della legge e del Ccnl

CERTIFICATO CON L’ACCORDO-CAPESTRO DEL 26 SETTEMBRE 2013 IL PROCESSO DI PRECARIZZAZIONE DEGLI OPERATORI EX SPORTELLI MULTIFUNZIONALI. PER MARIO MIRABILE L’ARROVAZIONE DELLA NORMA ALL’ARS AVRA’ EFFETTI DEVASTANTI. ANCHE PER CHI PARTECIPERA’ AL PROGETTO PROMETEO

Resta aperto il dibattito sul futuro dei Servizi formativi in Sicilia. Nell’attesa che la norma voluta dal Governo Crocetta e approvata dall’Ars, sul trasferimento di progetti formativi e politiche di orientamento al lavoro al Ciapi, possa trovare spazio nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana, il confronto tra scettici e fiduciosi prosegue nei bar, nei luoghi di lavoro, a casa come sui social network.

Nei giorni scorsi la posizione assunta dal nostro giornale sulla vicenda del piano Youth Guarantee è stata oggetto di critiche ed oltre. Per carità in democrazia le diverse idee costituiscono il grande arricchimento purchè non scemino in offese o peggio ancora in minacce. Quelle sono lontane anni luce dalla Sicilia libera e legale che tutti vogliamo.

Ed è sempre con lo stesso spirito critico che pubblichiamo l’intervista al sindacalista Mario Mirabile, lavoratore di antica data nel settore della Formazione professionale, il quale a breve annuncerà la nascita di un nuovo e dinamico soggetto sindacale autonomo di base.

“Nel condividere il titolo e le ipotesi prospettate nell’articolo dal titolo “Così Governo e Ars si sono giocati i circa mille e 800 dipendenti degli sportelli multifunzionali!” pubblicato da LinkSicilia lo scorso 30 maggio – afferma Mirabile – voglio opportunamente rimarcare che, il processo di precarizzazione degli operatori ex Sportelli multifunzionali è stato certificato con l’accordo del 26 settembre 2013. Un vero e proprio accordo sindacale capestro”.

“L’emendamento A 205 e il subemendamento A 205 1 approvati nei giorni scorsi all’Ars – chiarisce il sindacalista – a mio parere evidenziato hanno un altro aspetto negativo e contro legge che, tra l’altro, era già contenuto nell’emendamento originario presentato dal Governo.

Il passaggio incriminato risulta essere questo: “limitatamente all’attuazione di specifici progetti formativi e di politica attiva del lavoro”, precisa il sindacalista.

“Quando si parla di ‘specifici progetti formativi’ – sottolinea Mirabile – il riferimento, secondo le scellerate intenzioni del Governo, non può non riguardare il Progetto Prometeo. E, in particolare, voglio ricordare che, in violazione delle prescrizioni contenute nell’Avviso 20/2011 e nelle disposizioni normative in vigore, il Governo con un colpo di mano, complici i sindacati, si è inventato l’affidamento al Ciapi (ente sotto inchiesta) proprio per precarizzare illegittimamente tutti gli operatori degli enti revocati e degli operatori licenziati che non hanno proposto ricorso”.

“Eppure sarebbe stato semplice restare nella legalità e applicare il capo II della legge regionale n.27 del 15 maggio 1991 – chiarisce Mirabile – che prevede il trasferimento di corsi e personale da un ente ad altro ente, il cosiddetto passaggio diretto ed immediato, per come prevede la normativa in atto vigente, che trova conferma nei contenuti della sentenza della Corte Costituzionale n. 127/96”.

“La vigliaccata posta in essere dal Governo regionale in violazione della legge regionale e del Contratto collettivo di lavoro – tuona l’esponente sindacale – avrà effetti devastanti non solo sugli operatori degli sportelli, ma anche su coloro che parteciperanno al Progetto Prometeo. Per ottenere ciò – aggiunge – il Governo ha dettato le linee per non istituire le liste di mobilità e nel contempo boccia la mozione n. 272 presentata dal M5S che prevedeva il rifinanziamento del Fondo di garanzia disciplinato dall’articolo 132 della legge regionale n.4 del 16 aprile 2003”.

“Detto questo, nessun sindacato può cantare vittoria sulle ruberie dei diritti dei lavoratori – dice Mirabile – e il Governo della pseudo antimafia ha irresponsabilmente permesso di realizzare il disegno originario di chi dietro le quinte gestisce di fatto l’assessorato Istruzione e Formazione. Con alcuni di noi la partita ancora non è chiusa – rimarca – stante che non accetteremo mai la sistematica violazione delle leggi esistenti in nostro danno. La sfida continua a 360 gradi”.

“Una cosa è certa, da quando il PD è al Governo della Regione – conclude Mirabile – per gli operatori sono iniziati i guai. Basti ricordare il decreto assessoriale n.5074 sull’istituzione dell’Albo/Elenco”.

Giuseppe Messina

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