Sabato notte attorno alla fontana della Pace alcuni uomini si aggiravano armati in tenuta mimetica. Subito accorrono in massa gli agenti, chiamati da una donna che li credeva «terroristi Isis». «Erano ragazzi siracusani che avevano una autorizzazione per una simulazione di guerra fuori dal paese», racconta il giornalista Franco Assenza, testimone dell'accaduto
Vittoria, sette presunti terroristi armati di mitra Ma in realtà erano solo giocatori di softair
Uno dei simboli di Vittoria, la fontana della Pace, da qualche anno intitolata alla memoria di Pio La Torre, è diventata nella notte tra sabato e domenica scorse teatro di guerra. Sette uomini, con tuta mimetica e armati di mitra, si aggiravano infatti attorno al monumento. A pochi metri, allarmatissima per la vista di quelli che potevano essere anche «terroristi dell’Isis», una donna in là con gli anni. Che, poco prima dell’una di notte del 22 febbraio, ha chiamato la polizia. «In pochissimi minuti è arrivato una moltitudine di agenti di polizia: non saprei nemmeno contarli, sembrava piovessero», racconta un testimone oculare della scena, il giornalista Franco Assenza. Gli agenti, che hanno subito identificato i giovani, hanno subito chiarito la situazione: erano sette giovani siracusani, provenienti da un evento dedicato al softair – le simulazioni di guerra con armi replicate, ma ad aria compressa -, regolarmente autorizzata in un terreno a un paio di chilometri dal centro urbano.
Assenza si trovava lì in zona in auto, e come sua abitudine girava per il territorio a caccia di notizie. «Io capisco benissimo a reazione degli agenti – prosegue Assenza -: quella all’ingresso del paese è una zona con ipermercati, magazzini, camion in transito. In un territorio caldo come Vittoria una rapina a mano armata non è una cosa così incredibile», racconta. «Appena ho visto la scena ho posteggiato e c’era questa signora anziana che telefonava alla polizia. Dopodichè ho scritto la notizia su Facebook». l’insolito episodio è poi subito stato riportato da alcuni giornali locali: Italreport, Vittoriaweb ed e20sicilia. «ma la storia non finisce qui – assicura Assenza – Io ho intenzione di fare la denuncia: c’è troppa spavalderia da parte di questi giovani, che mi hanno anche attaccato sul social network. L’autorizzazione era per la vallata vicina, e per nessun motivo si può girare in paese vestiti come dei militari e armati, terrorizzando la gente», conclude.