Cronaca

Palermo, sequestrati i beni di due imprenditori indagati per mafia

I carabinieri del nucleo investigativo di Palermo hanno eseguito un provvedimento di sequestro beni, richiesto dalla Direzione distrettuale antimafia per un valore di 500mila euro nei confronti di Francesco Terranova e Vito Traina, accusati di fare parte della famiglia mafiosa di Villabate nel Palermitano e rimasti coinvolti nell’operazione Luce. Terranova è agli arresti poiché ritenuto il reggente della famiglia mafiosa del centro alle porte di Palermo e accusato oltre che di associazione mafiosa, anche di estorsione, intestazione fittizia di beni e riciclaggio. In passato era stato condannato definitivamente per il ruolo di vertice che aveva assunto nel contesto associativo villabatese e aveva finito di scontare la pena nel 2021. Vito Traina è accusato di associazione mafiosa, estorsione, intestazione fittizia di beni e riciclaggio. Il provvedimento di sequestro riguarda l’impresa individuale intestata a Traina, azienda nel commercio delle pedane in regime di monopolio nella zona artigianale di Villabate per la quale gli inquirenti ritengono che sia partecipata anche da Terranova Francesco. Sotto sequestro sono finiti un’azienda di ingrosso di imballaggi a Palermo, un rapporto bancario, 7.600 euro in contanti trovati a Terranova e 8.100 euro in contanti trovati a Traina

Redazione

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