Il consiglio comunale ha dato il via libera ieri sera al Pgtu, lo strumento di pianificazione della mobilità cittadina, atteso da più di vent'anni. Che si propone di ridurre il traffico di automobili privilegiando gli spostamenti pedonali, in bicicletta e attraverso il trasporto pubblico, incentivando car e bike sharing. «Lo accogliamo positivamente, ma per noi non è sufficiente perché c'è ancora tanto da discutere», commenta Attilio Pavone del movimento su due ruote etneo. Che nel frattempo si prepara alla manifestazione del 27 aprile
Viabilità, adottato il Piano del traffico urbano #Salvacicilisti: «Per la ciclabilità non basta»
Via libera al Piano generale del traffico urbano. Durante la seduta di ieri sera a Palazzo degli Elefanti, il consiglio comunale ha adottato il nuovo strumento di pianificazione della mobilità cittadina, atteso da più di due decenni. Ventitrè i consiglieri presenti in aula, di cui sedici favorevoli, cinque astenuti e due che invece hanno espresso voto contrario. La decisione è arrivata dopo lo slittamento del voto nel corso delle ultime due adunate del 17 e del 18 aprile, causato dal mancato raggiungimento del numero legale. Un piano che prevede un ripensamento della viabilità cittadina, con interventi volti a ridurre il traffico di automobili private privilegiando gli spostamenti pedonali, in bicicletta e attraverso il trasporto pubblico, con l’attivazione dei parcheggi scambiatori, oltre ad attivare la mobilita’ elettrica ed incentivare i meccanismi di car e bike sharing.
Il piano, redatto dall’ufficio comunale del Traffico urbano, è «basato sui principi della mobilità sostenibile in armonia con le direttive della Commissione Europea», si legge in una nota del Comune. «Il Pgtu – aveva spiegato in consiglio l’assessore alla Mobilità Santi Cascone – è atteso da più di 20 anni, poiché è previsto da una legge del 1992. Il piano – ha aggiunto – prevede un cambiamento strutturale della mobilità in città, basata sul passaggio da una visione auto centrica ad una umano centrica, fondata cioè sul principio che non bisogna garantire la mobilità delle auto ma delle persone per muoversi in città. Il Pgtu prevede un insieme integrato di interventi orientati alla ferromobilità, ciclabilità, trasporto pubblico locale, con sharing, bike sharing, in una visione intermodale», conclude l’assessore.
«L’approvazione del Pgtu ci fa sicuramente piacere» commenta Attilio Pavone del gruppo #Salvaciclisti Catania, che ha sempre chiesto all’amministrazione comunale una maggiore tutela della ciclabilità in citta e in passato si era espresso proprio sulla tanto attesa pianificazione. E, in quest’ottica, precisa: «C’è ancora tanto da discutere e bisogna vedere se i progetti previsti resteranno solo sulla carta». Il movimento di attivisti su due ruote, infatti, ha avanzato al sindaco Raffaele Stancanelli un decalogo di proposte, tra cui la delimitazione di corsie preferenziali per le bici anche sulle strade urbane ordinarie, lestensione della ztl, la diminuzione delle strisce blu, la creazione di piste ciclabili e il trasporto gratuito delle biciclette in metropolitana e in tutti i mezzi pubblici, chiedendo anche l’istallazione di porta bici sui Brt, che però «ancora non sono stati montati», afferma Pavone. Alcuni dei punti elencati, però, non sono previsti nel piano del traffico urbano. Come non sono incluse nel Pgtu le rastrelliere in centrocittà, che «sono arrivate solo perché noi stessi abbiamo dovuto contattare gli sponsor per reperire i fondi necessari a comprarle», spiega il ciclista.
«Per quanto ci riguarda, quello che prevede il piano può anche andare bene. Lo accogliamo positivamente perché non va in constrasto con le nostre richieste, anzi si muove nella nostra direzione», precisa Pavone. «Ma per noi non è sufficiente e continueremo a fare pressione e a sollecitare affiché venga realizzato quello che chiediamo da tempo, che rientri nel piano del traffico o no». E annunciano che non smetteranno di farsi sentire, a cominciare dalla manifestazione #salvaciclisti 2.0 in programma per sabato 27 aprile, in cui, ricalcando lo scopo del movimento nazionale, invaderanno pacificamente Catania in sella alle bici per sensibilizzare sui temi riguardanti la ciclabilità e la mobilità sostenibile.
[Foto di guadaenbici]