Velodromo, 500 atleti senza uno stadio «Sette squadre rischiano di scomparire»

Cinquantamila euro di danni e cinquecento atleti appiedati. Sono queste le conseguenze del furto di un centinaio di metri di rame al Velodromo Borsellino di via Lanza di Scalea, a Palermo. Un altro impianto che finisce ko dopo il palazzetto dello sport di Fondo Patti e il Diamante del baseball, senza dimenticare i frequenti acciacchi della piscina comunale, del Pala Oreto e del Pala Mangano, dichiarato inagibile per quasi due mesi, tanto che l’Aquila Basket è stata costretta all’esilio momentaneo al Cus.

Veri e propri monumenti allo spreco nella quinta città d’Italia, fino a qualche tempo fa candidata a Capitale europea dello Sport 2016 e che in passato ha ospitato eventi come la Coppa del Mondo di calcio nel 1994 o, in quello stesso anno, i Mondiali di ciclismo. Il Velodromo attualmente è la sede degli incontri casalinghi di sette squadre, dagli Sharks ai Cardinals Palermo (football americano), dai Morrigans (flag football femminile) alla Ludos (calcio femminile),dagli Amatori alla Iron (rugby), alla Fuori Campo Baseball. Già prima del furto, però, non godeva certo di buona salute: rifiuti lungo il perimetro dello stadio, manto erboso inesistente, spalti inagibili. Per questo gli atleti si sono riuniti in un gruppo, Ridateci il Velodromo, che ha anche una pagina Facebook, e stanno organizzando per domani mattina un flash mob in città.

«Gioco a football da 15 anni e sono quasi abituato ad allenarmi in condizioni disastrose ma adesso è veramente impossibile – dice un giocatore dei Cardinals, Aldo De Lisi -. Il campo è in situazioni pietose, il manto erboso inesistente. L’ultima volta che ci siamo allenati al Velodromo, ormai due settimane fa, due torri faro erano inutilizzabili. Anche l’acqua calda a volte c’è e a volte no. Da due settimane siamo costretti ad allenarci su campi di fortuna, martedì eravamo alla Fincantieri. Per noi è un momento delicato perché stiamo effettuando la preparazione, a marzo inizia il campionato e due anni fa siamo stati campioni d’Italia. Di certo le condizioni del campo non ci agevolano. Noi viviamo per questo sport, ci autotassiamo, i Cardinals sono una famiglia allargata».

Anche Silvia Abbruscato, atleta delle Morrigans Palermo e della nazionale italiana di flag football femminile, ha voluto dire la sua con una lettera aperta agli organi di informazione: «Il danneggiamento subito dal Velodromo – scrive – può distruggere il sogno di 500 persone, 500 atleti che credono ancora in una Palermo fatta di valori, sacrificio, passione e dedizione. Propagandiamo gratuitamente lo sport nelle scuole attraverso progetti indirizzati agli adolescenti e mirati all’apprendimento di nuove discipline come la nostra. Ma siamo stanchi. Stanchi di non avere un segnale, un aiuto, stanchi di assistere a questo declino. Cardinals, Sharks, Ludos, Iron, Amatori e Fuori Campo potrebbero scomparire».

«La parte delle manutenzioni compete all’assessorato ai Lavori Pubblici – precisa l’assessore comunale allo Sport, Cesare Lapiana -. La commissione di vigilanza si sta muovendo in lungo e in largo per verificare le necessità di tutti gli impianti e ci sono progetti in corso per il Velodromo, il Diamante e il Palazzetto dello Sport. Io cerco in tutti i modi di spingere nella direzione del recupero. Per il Palazzetto, per esempio, mi è stato detto che entro giugno sarà completato il progetto per rifare la copertura ed entro l’anno ci sarà la gara». Abbiamo cercato di contattare l’assessore ai Lavori Pubblici, Emilio Arcuri, ma non è stato possibile.

I tempi indicati dall’assessore allo Sport trovano conferma in un comunicato ufficiale del Coni Sicilia di qualche giorno fa, emesso al termine di un incontro con il sindaco Leoluca Orlando (un anno fa rieletto a grande maggioranza presidente della Federazione italiana american football), l’assessore comunale al Bilancio Luciano Abbonato e lo stesso Lapiana: «Partendo dall’esame della situazione critica dell’impiantistica palermitana, si è delineato un cronoprogramma per il recupero del Palazzetto Fondo Patti, con l’impegno a rimetterlo pienamente in funzione entro il 2016. Per quel che riguarda gli altri impianti, si è stabilito l’obiettivo di renderli pienamente agibili e a norma nel più breve tempo possibile, per poi affidarli in concessione alle federazioni sportive competenti. Il sindaco Orlando, in qualità di presidente regionale Anci, ha espresso intenzione di proporre anche agli altri Comuni siciliani un simile modello di gestione. Si è inoltre deciso – prosegue il comitato olimpico – di realizzare un piano per individuare e costruire nuovi spazi per l’attività sportiva, coinvolgendo gli istituti scolastici e le strutture ad essi afferenti. Particolare attenzione è stata data alla necessità di individuare spazi di spiaggia idonei ad ospitare impianti che rilancino gli sport di mare. I partecipanti all’incontro hanno infine stabilito di aggiornarsi periodicamente al fine di monitorare l’avanzamento dei lavori e di garantire la realizzazione dei cronoprogramma in tempi certi».

Domenica ntanto 


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