Piu' che un governo frutto di un'attenta riflessione sembra il risultato di una mezza estrazione a sorte
Varata una raffazzonata Giunta regionale Crocetta ter
PIU’ CHE UN GOVERNO FRUTTO DI UN’ATTENTA RIFLESSIONE SEMBRA IL RISULTATO DI UNA MEZZA ESTRAZIONE A SORTE
Al termine di una giornata convulsa il presidente della Regione, Rosario Crocetta, ha varato la nuova Giunta regionale.
Mentre scriviamo non conosciamo ancora tutte le deleghe. All’assessorato all’Economia dovrebbe andare Alessandro Baccei, ex collaboratore del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Graziano Delrio. Si conferma, insomma, il commissariamento ‘felpato’ della Regione siciliana da parte del Governo nazionale.
Articolo 4 di Lino Leanza avrebbe scelto l’avvocato penalista palermitano, Nino Caleca, che dovrebbe avere nel passato una certa comunanza con il vecchio Pci.
Il Pdr di Totò Cardinale da Mussomeli ha indicato Maurizio Croce, ex commissario per il rischio geologico (dovrebbe andare al Territorio e Ambiente).
L’Udc ha scelto Giovanni Pizzo, vicecapogabinetto dell’assessore uscente, Nico Torrisi, e Marcella Castronovo, segretario generale della presidenza del Consiglio.
Confermati, come da previsioni della vigilia, Lucia Borsellino, che dovrebbe restare alla Salute, e Linda Vancheri, che dovrebbe restare alle Attività produttive o transitare all’assessorato all’Energia (che si occupa anche di acqua e rifiuti).
In Giunta – in quota Megafono – dovrebbe tornare Mariella Lo Bello, che ha già occupato il ruolo di assessore al Territorio e Ambiente.
I quattro assessori indicati dal PD sono il professore di Economia dell’Università di Palermo, Antonio Purpura, per l’area che fa capo a Giuseppe Lupo; il professore di Diritto del Lavoro all’Università di Catania, Sebastiano Bruno Caruso, vicino alla parlamentare Concetta Raia e alla Cgil catanese, che dovrebbe andare all’assessorato al Lavoro (in pratica, il professore Caruso ha preso il posto di Angelo Villari); il magistrato Vania Contrafatto, che dovrebbe essere di area renziana; e Cleo Li Calzi, già consulente dell’Amministrazione comunale di Palermo degli anni ’90, poi consulente per le grandi questioni finanziarie della Giunta comunale, sempre di Palermo, di Diego Cammarata e, nella passata legislatura, consulente del Governo regionale di Raffaele Lombardo.
Cleo Li Calzi, esperta in fondi europei, dovrebbe essere vicina ad Antonello Cracolici.
Nota a margine
Un dato è certo: non è un Governo ‘politico’. E’ la solita minestra ‘tecnica’ della quale ancora non abbiamo capito la composizione esatta. Con rispetto parlando – e senza offesa per nessuno – il difficilissimo momento politico attuale, con una spaventosa crisi finanziaria, avrebbe consigliato una scelta più ‘politica’.
Notiamo, invece, che si continua a insistere con i ‘tecnici’ che, fino ad oggi, hanno solo prodotto grandi delusioni. Con personaggi che – in questo ‘nuovo’ Governo regionale – potrebbero stare, indifferentemente, nel centrodestra e nel centrosinistra.
Con molta probabilità, questa Giunta avrebbe dato grandi e ampi spunti al grande scrittore Federico De Roberto, indimenticabile autore de I Vicerè.
In più c’è il ‘commissario’ romano, che controllerà i conti.
Tutte queste combinazioni al ribasso non promettono nulla di buono. Anzi.