Vaccini, problemi per chi insegna fuori dalla Sicilia «Non risulto in nessun elenco degli aventi diritto»

Il limbo dei vaccini esiste, dentro vi sono tanti insegnanti fuori sede. Limbus, letteralmente orlo, è la linea sottile che divide il diritto a vaccinarsi contro il Covid-19 con la reale possibilità di farlo. La riprova arriva dall’esperienza di diverse insegnanti siciliane che lavorano a Roma.

La Regione Lazio è stata la prima ad avviare la vaccinazione per il personale scolastico sino a 55 anni di età. Il piano è stato indetto il 15 febbraio con una circolare contenente le indicazioni da seguire per prenotarsi on line tramite il portale www.prenotavaccino-covid.regione.lazio.it. «Appena ho inserito il codice fiscale – racconta Manuela (nome di fantasia) a Meridionews – il sistema non mi ha consentito di procedere per prenotare il servizio e il motivo sta nel fatto che non risulto a carico del sistema sanitario regionale del Lazio». La situazione per Manuela si è complicata quando ha cercato di capire se, in linea teorica, avrebbe potuto sottoporsi al vaccino in Sicilia. Dal primo marzo, infatti, la Regione ha avviato la vaccinazione sugli insegnanti che operano nell’isola. Le cose però non sono andate meglio. «Negli elenchi forniti alle Asp ci sono solo gli insegnanti delle scuole siciliane, quindi non ho potuto effettuare la prenotazione neanche sul portale della Sicilia».

Dopo numerose segnalazioni al numero verde di assistenza alla campagna vaccinale, il problema è saltato all’attenzione degli uffici competenti. In una circolare del 23 febbraio scorso, l’Ufficio scolastico regionale per il Lazio ha comunicato che, per gestire il problema del personale assistito in altre regioni ma in servizio in Lazio, la Conferenza delle Regioni ha approvato un documento con il quale propone al governo di «garantire la vaccinazione ai propri insegnanti residenti e assistiti, indipendentemente dalla regione in cui prestano servizio».

Il disservizio riguarda il personale docente, precario e di ruolo, il personale Ata. «Si è verificato un grave cortocircuito nel sistema sanitario nazionale – conferma Grazia Maria Pistorino, segretaria nazionale Flc Cgil -. Noi pensiamo che il personale della scuola, statale e non, compreso quello della formazione professionale, debba essere vaccinato nel luogo dove esso presta servizio».

Intanto la Lombardia ha previsto la vaccinazione di tutti gli insegnanti indipendentemente dalla loro residenza, mentre il Piemonte ha data la disponibilità a somministrare il vaccino a patto che vi sia un ristoro delle dosi utilizzate da parte della Regione di provenienza o dalla struttura commissariale. «Urge una regia nazionale per accelerare il piano vaccinale del personale scolastico e correggere il tiro rispetto ai vuoti normativi», conclude Pistorino.


Dalla stessa categoria

I più letti

Se c’è una cosa che non si può comprare, è il tempo. Lo sanno bene gli imprenditori, spesso alle prese con la burocrazia e la risoluzione dei problemi, che lasciano poco spazio allo sviluppo delle proprie attività. Una di queste preoccupazioni, però, ha una soluzione facile: si tratta della flotta auto aziendali, gestibile risparmiando tempo […]

«In natura non esistono i rifiuti, ogni elemento si inserisce nel ciclo del biosistema, mantiene il valore il più a lungo possibile e si trasforma in nuova risorsa, innescando un circolo virtuoso». Ancora possibile anche in una società del consumo, andando Al cuore delle cose. Prende spunto – e pure il nome – da questo […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sid Vicious ha ammazzato la sua compagna Nancy (non andò a processo perché morì di overdose). Bill Cosby sta facendo collezione di denunce per violenza sessuale. A Harvey Weinstein sappiamo tutti com’è finita. C’hanno fatto anche un movimento, il #metoo, per sensibilizzare alla violenza di genere tra i vipponi. Ma al governo italiano piacciono soltanto […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Non siamo una città. Siamo un incubo. Uno di quelli realistici, ma talmente esagerati che non possono essere veri. E, prima o poi, infatti, ci si sveglia. È però una lunga notte quella che stiamo vivendo da cittadini: catanesi oggi, palermitani appena un anno fa, siciliani tutti. Un sonno profondo che si rinnova a ogni […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]