Con la mancata ricandidatura di Giacomo Pignataro, si tornerà a votare a febbraio. Per l'ex magnifico Tony Recca, nonostante l'iniziale appoggio al direttore di Ingegneria Foti, Basile è il «il nome di punta». Il diretto interessato però ha risposto firmando la lettera a sostegno dell'operato del vertice uscente
Unict, tre candidature per l’elezione del rettore Foti, Drago e Basile. In mezzo, l’ombra di Recca
Enrico Foti, Francesco Basile e Filippo Drago. Tre nomi per una poltrona che scotta da occupare per sei anni. Quella di rettore dell’università di Catania. La corsa alla successione dell’ex magnifico Giacomo Pignataro è ufficialmente partita, con la chiusura dei termini per la presentazione delle candidature alle 14 di oggi. In realtà la campagna elettorale va avanti da mesi tra veleni, sentenze, colpi di scena ed endorsement più o meno voluti. Lo scenario è andato delineandosi nell’arco di pochi giorni. Fino a ieri la corsa per gli uffici di piazza Università poteva essere a ranghi più larghi, con la possibile discesa in campo di Francesco Priolo, presidente della Scuola superiore, e di Giancarlo Magnano San Lio, direttore del dipartimento di Scienze umanistiche. Entrambi però si sono fatti da parte, convergendo, a quanto pare, sul nome di Basile.
Il clima con cui si arriverà al dopo Pignataro non è certamente sereno. Come lo stesso ex rettore ha sottolineato in una lettera con la quale ha annunciato ufficialmente la volontà di non volersi ricandidare. Scelta sofferta ma che non ha lasciato spazio ad alternative per il professore originario di Caltagirone, nonostante una propensione iniziale a volere completare il suo mandato, iniziato nei primi mesi del 2013 e interrotto dall’ordine della giustizia amministrativa di indire nuove elezioni dopo le valutazioni sul caso illegittimità dello statuto d’ateneo.
Ieri, dopo più di tre anni di carica, l’analisi della gestione Pignataro è finita al centro di una lettera aperta sottoscritta da più di 400 docenti e lavoratori di Unict sulla piattaforma online Change.org. I firmatari chiedono a chiunque sarà il nuovo rettore di continuare a lavorare sulla linea «di legalità e innovazione intrapresa». A firmarla è stato anche il presidente della scuola di Medicina e candidato Basile. Scelta che ha messo da parte l’abbraccio avvolgente dell’ex rettore Antonino Recca. Quest’ultimo, noto rivale di Pignataro, in un’intervista pubblica su La Sicilia di oggi ha detto di sposare tutti i nomi in lizza, indicando proprio Basile come «il candidato di punta dell’ateneo». Un endorsement che ha fatto storcere il naso a tanti all’interno degli uffici. Gli stessi che chiedevano al candidato di prendere una posizione chiara e lontana dal recchismo.
Cosa che puntualmente è avvenuta: «Vorrei ricordare che sin dal primo momento ho condiviso il progetto e il percorso del professore Pignataro – scrive Francesco Basile in una lettera indirizzata a personale, docenti e studenti dell’università – Per responsabilità di chi ha intrapreso le vie giudiziarie stiamo oggi attraversando un periodo di grande travaglio e di stasi nel mondo accademico, che non possiamo consentire perduri ancora». Un modo nettissimo per scrollarsi di dosso la possibile vicinanza con l’ex magnifico. «Credo che occorra lavorare continuando l’azione intrapresa da Pignataro, caratterizzata da una gestione moderna e improntata a saldi principi di legalità, trasparenza, correttezza e meritocrazia».
A fine luglio il primo a proporre la sua candidatura è stato Enrico Foti. Professore e direttore del dipartimento di Ingegneria ambientale che ha da subito goduto del sostegno di Recca, già preside di Ingegneria e figura storicamente forte in quell’area. L’ex rettore, già coordinatore regionale dell’Udc di Pier Ferdinando Casini e candidato al senato nel 2013 con la lista Monti per l’Italia aveva detto chiaramente di sponsorizzarlo nell’eventuale scontro con Pignataro. Ipotesi adesso tramontata con la rinuncia di quest’ultimo. «L’obiettivo è restituire a questa università il prestigio e il ruolo che le spettano per lunga tradizione», aveva scritto Foti in una lettera in cui annunciava la sua corsa a piazza Università.
Per l’elezione del nuovo rettore ci saranno a disposizione degli elettori – più di duemila persone tra personale amministrativo, docente e rappresentanti degli studenti – tre turni di voto con la prima data già fissata per l’1 febbraio. Verrà eletto chi otterrà la maggioranza dei consensi degli aventi diritto. Se nessuno ci riuscirà, si procederà al ballottaggio tra i due candidati più votati.