Dopo la sentenza del Tar che obbliga l'Università di Pavia a rimborsare agli iscritti i soldi versati fuori il limite di legge, il Movimento studentesco si organizza su internet. La richiesta all'Ateneo di Catania - tra i 33 risultati fuorilegge - è «di risarcire immediatamente gli studenti»
Unict, tasse fuorilegge Il web si mobilita per i rimborsi
Dopo la notizia dei giorni scorsi che vede l’Ateneo di Catania tra le 33 università italiane fuorilegge in materia di tasse, il Movimento studentesco etneo si mobilità sul web per sensibilizzare gli studenti a chiedere il rimborso immediato delle cifre in esubero versate illecitamente. Infatti, secondo la normativa del 1997, «la contribuzione studentesca non può eccedere il 20% dell’importo del finanziamento ordinario dello Stato». A confermare la posizione «illegale» dell’Università di Catania, una stima dell’Udu, lUnione degli universitari, insieme alle graduatorie pubblicate lunedì scorso dal Sole24ore. Come si può leggere sul sito dell’Msc, dopo il pesante aumento delle tasse approvato nel giugno 2010 – a seguito del taglio dei fondi stabilito dalla riforma Gelmini – l’Ateneo catanese è entrato a pieno titolo nel libro nero delle università non a norma. La cifra in esubero ammonta a ben 5 milioni di euro.
Proprio l’Udu è stato il primo a presentare e vincere un ricorso al Tar di Milano in cui si chiedeva il risarcimento del disavanzo per gli iscritti all’Università di Pavia. Sulla scorta della vittoria pavese, i ragazzi dell’Msc si stanno attivando per ottenere il rimborso anche per gli studenti catanesi. «L’Ateneo ha richiesto più tasse del dovuto e deve rimborsare ciò che ci è stato chiesto in più» scrivono sul loro sito internet, chiedendo a tutti gli studenti di attivarsi e di informare i colleghi. «Iniziamo a mobilitarci e a lanciare l’allarme sul web con questo post e una pagina Facebook dove discutere e decidere collettivamente come muoverci e cosa fare nell’immediato e nei prossimi giorni e settimane».
[Foto di Leonardo Zanchi]