Un progetto lanciato da giovani laureati per la riqualificazione di Villa D’Orleans. Lo ha presentato alla Regione l’Arca, una associazione di Catania «Non vogliamo lasciare la nostra terra ma crearci in Sicilia delle opportunità di lavoro – spiega il presidente Andrea Messina -. La nostra associazione si è formata nell’ambito dei corsi di studio universitari ed oggi i membri sono quasi tutti laureati in materie scientifiche». Il presidente di Arca ricorda i tempi in frequentavano spesso Villa D’Orleans per motivi di svago ma soprattutto per ragioni legate alla ricerca scientifica: «Appena abbiamo saputo della chiusura ci siamo messi in moto – spiega Messina -. Il progetto sfrutta la tecnologia del Qr code per fornire tutta una serie di servizi agli utenti, in diverse lingue».
Il progetto è nato in collaborazione di docenti dell’Università di Messina e Catania. Giovani laureati ed esperti in partnership con il Museo della Fauna dell’Università degli Studi di Messina, lo hanno elaborato per un «luogo che negli ultimi cinque anni ha vissuto una vicenda che lo ha portato ad uno stato di abbandono e alla chiusura – dicono gli ideatori del progetto – la tecnologia degli smartphone e l’uso della realtà aumentata applicate per la prima volta a uno zoo, consente di metterlo in rete con gli altri zoo del mondo, ma anche con orti botanici e musei. Ciò farebbe di Villa d’Orléans il primo smart zoo d’Italia».
Una situazione, quella della villa, che rammarica non solo i membri di Arca: «Ho visto di recente il parco, e non è nelle migliori condizioni del mondo. È parte della mia vita e parte della vita della Sicilia, vederlo perdere così mi sembra una cosa triste – afferma Nicola Lauricella, proprietario degli animali che ospita il parco -. Se questo progetto dovesse andare in porto ho dato la mia piena disponibilità a lasciare lì i miei animali. È davvero molto interessante e ampio. Una novità assoluta. Senza contare che i ragazzini sono normalmente distratti quando vanno a visitare un museo o uno zoo e grazie allo smartphone e al Qr code, la loro attenzione può essere nuovamente catturata».
Ora la palla passa alla Regione: «Il nostro progetto lo abbiamo proposto al presidente Musumeci – conclude Messina – perché la proprietà della villa d’Orléans è della Regione Siciliana. Siamo sicuri che questo nuovo modo di far approcciare i giovanissimi agli zoo, ai musei e agli orti botanici è una carta vincente che il primo diventerà punto di riferimento per studiosi e turisti».
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