Tutti pazzi per il Pride 2015 Migliaia in corteo per difendere i diritti

È il giorno del Pride 2015 a PalermoOtto carri e 50mila persone, una folla festosa per celebrare il diritto ad amare. Il variopinto corteo, aperto dal sindaco e dal suo vice, Leoluca Orlando ed Emilio Arcuri, è partito a suon di musica da piazza Marina, all’altezza delle Poste centrali di via Roma un flash mob sulle note di All you need is love, prima di imboccare corso Vittorio Emanuele per raggiungere verso le 21 di questa sera piazza Verdi, dove un teatro Massimo vestito di arcobaleno farà da scena alla festa conclusiva della parata.

Allo slogan «l’amore è la vera rivoluzione» migliaia di persone manifestano per una libertà di espressione sempre più totale, in vista dell’auspicata legge contro l’omofobia che l’Italia dovrebbe approvare in autunno. Famiglie con bambini, anziani e giovani da tutta la Sicilia festeggiano con allegria e colori l’orgoglio ‎di appartenere ad una generazione pronta a farsi carico delle lotte altrui, in questo caso per la conquista di un diritto, il diritto ad amare.

Coriandoli, parrucche, travestimenti, musica e piume invadono Palermo in un giorno di festa e danze per strada. La città si appropria della città oggi, occup‎a spazi e crea atmosfere al grido «lo stesso amore, lo stesso si». ‎Al microfono dai diversi carri, drag queen e vocalist accompagnano la folla in un cammino di risate e fiori tra i capelli, invitando alla sensibilizzazione e all’attenzione «per quelle minoranze che vogliono reprimere la naturale evoluzione di un popolo che resta indietro rispetto all’occidente in termini di discriminazione» dicono alcuni giovanissimi partecipanti al Pride di Palermo.

Le istituzioni si sono dimostrate anche quest’anno parte attiva, attraverso diverse attività e il patrocinio sia il Comune che la Regione hanno ‎fatto in modo che fosse una manifestazione completa sul piano culturale oltre che festaiolo. Spettacoli, seminari, mostre e il presidente della Regione Rosario Crocetta sul carro di Arcigay ne sono conferma.


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