Tutti i dubbi sul boom della differenziata in provincia «Col blocco della Srr si favorisce regime d’emergenza»

Hanno presentato un dettagliato esposto presso la Procura di Palermo. Ora gli ex dipendenti dell’Ato Pa2 – la società a totale capitale pubblico che gestiva i servizi di igiene ambientale in 17 Comuni della provincia di Palermo prima del fallimento della società nel 2014 – scelgono di passare al contrattacco. A sorprenderli sono i trionfali dati sulla raccolta differenziata in provincia: a parte gli annosi annaspamenti del capoluogo siciliano, i piccoli paesi dell’interno vantano cifre stratosferiche. Come confermato dal recente EcoForum di Legambiente, si va da punte di oltre il 90 per cento per Contessa Entellina all’87,2 per cento di San Cipirello, all’84 per cento di Giardinello, all’83,7 per cento di Prizzi e così via.

I dati sono ufficiali, forniti dal Dipartimento regionale Acque e Rifiuti. Tanto che lo scorso 18 febbraio l’assessore Alberto Pierobon ha annunciato che è stato firmato il decreto interassessoriale per stanziare cinque milioni ai 79 Comuni che nel corso del 2018 hanno superato il 65 per cento della raccolta differenziata. «Un risultato che nei prossimi anni migliorerà ancora – aggiunge Pierobon – perché già nel 2019, con i dati aggiornati a luglio, risultano 128 i Comuni che hanno raggiunto questa soglia e una cinquantina sono sopra il 60 per cento». Un vero e proprio boom, insomma. Eppure poi la situazione in provincia resta sempre la stessa: assenza di impianti pubblici e privati per il riciclo del materiale differenziato, enormi quantità di rifiuti indifferenziati conferiti in discariche (spesso private) a distanza di centinaia di chilometri, strade e campagne non proprio immacolate. 

E allora come si spiegano dati del genere? Se si guarda il portale della Regione Siciliana dedicato ai dati della raccolta differenziata da parte dei 390 Comuni dell’Isola, si apprende che il meccanismo si basa innanzitutto sulla fiducia: «Si precisa che i dati sono immessi dai responsabili comunali accreditati su apposita piattaforma informatica web gestita dall’Ufficio. La veridicità dei dati immessi è attestata dai responsabili comunali dei Servizi di Igiene Urbana e dai sindaci con esplicita autocertificazione ai sensi dell’art.47 del DPR n. 445/2000. I dati sono sottoposti ad una prima verifica di questo Ufficio e sono in corso di validazione da parte di ARPA Sicilia ai sensi della convenzione del 12 aprile 2017».

Una modalità di raccolta dei dati non esente da critiche – al netto dei molti ritardi e delle molte inadempienze da parte di molti Comuni nel caricarli. Ecco perché il dipartimento da gennaio 2020 ha scelto di cambiare sistema, adottando l’applicativo ORSo (l’Osservatorio sui Rifiuti Sovraregionale lanciato dall’Emilia Romagna e usato anche dalla Lombardia, ndr). La piattaforma ORSo 3.0 sostituisce la piattaforma informatica web per il monitoraggio della raccolta differenziata attivata nel dicembre 2016 dall’Ufficio Speciale per la Raccolta Differenziata (USRD) e poi gestita dal Dipartimento regionale Acqua e Rifiuti dal gennaio 2018.

«Dal 2021 in poi vedremo i risultati reali, perché anche per il prossimo anno i dati raccolti sono stati comunicati con il modello autocertificato dai sindaci», osservano gli ex dipendenti dell’Ato Pa2. «Il sistema di raccolta e gestione dei rifiuti, più in generale, è davvero opaco. Non è un caso che dopo il fallimento di Ato Pa2 tre Comuni della provincia siano stati commissariati, e in tutti e tre i casi si è parlato anche di gestione dei rifiuti. Poi ci si chiede come è possibile che, durante sempre la gestione dell’At Pa2, i Comuni arrivavano al massimo a punte del 75 per cento. Noi applicavamo tra l’altro una circolare della Regione più rigida, per cui ad esempio il metallo non veniva inserito nel calcolo della raccolta differenziata. Oppure, nel caso della raccolta multilaterale, va calcolata una percentuale che va tolta dalla raccolta differenziata e inserita in quella indifferenziata, così come dimostrano molti studi nazionali che indicano che con la raccolta multilaterale si crea un surplus tra il 10 e il 12 per cento».

Gli stessi operatori della raccolta nei vari Comuni della provincia testimoniano poi un aumento della qualità nel conferimento dei rifiuti da parte dei cittadini, grazie alle pressanti campagne di sensibilizzazione, anche se il servizio è rimasto comunque sempre uguale. Gestito cioè dai singoli Comuni, sotto controllo (quando possibile) del dipartimento regionale. Ma senza enti intermedi. In questo quadro di incertezze si inserisce infatti il recente commissariamento della Srr Palermo Ovest, la società che avrebbe dovuto prendere il posto dell’Ato Pa2 ben sette anni fa. Ma che di fatto non è mai partita. Il 3 gennaio 2020 si era dimesso l’intero consiglio di amministrazione, eletto a dicembre del 2018 e composto dall’ex commissario nominato dalla Regione Natale Tubiolo, dal sindaco di Lercara Friddi Luciano Marino e dal sindaco di Contessa Entellina Leonardo Spera. Adesso si spera che il nuovo commissario, il colonnello in quiescenza della guardia di finanza Matteo Amabile riesca a mettere ordine in una materia incandescente.

«Dietro il mancato avvio della Srr c’è molto di fosco – affermano gli ex dipendenti dell’Ato Pa2 – La Srr è ferma ormai da sei anni, così i servizi nei Comuni soci sono assegnati in regime di emergenza. E così assistiamo ad affidamenti utilizzando il criterio del prezzo più basso invece che quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa (come previsto dalla legge, ndr), ribassi d’asta anomali di oltre il 50 per cento, e appunto dati anomali di raccolta differenziata. Tra l’altro il commissariamento di questo mese è il secondo per la società. E in questo sistema di potere e connivenze ci sono figure che ritornano, come quella di Tubiolo (ex fedelissimo di Cuffaro, ndr). Da sei anni noi ex lavoratori dell’Ato Pa2 tentiamo di fare emergere tutto ciò e per questo siamo ostracizzati».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]