Treni sospesi nel Palemitano, tavolo deludente Comuni: «Piccoli correttivi, prosegue battaglia»

Altri 15 mezzi per potenziare il numero dei bus per ogni corsa, una nuova fermata alla stazione Imperatore Federico e il prolungamento delle linee fino a Cinisi e da Fiera, a Palermo. Questo, in sintesi, il bilancio dell’incontro che si è tenuto ieri tra i rappresentanti dei Comuni nel Palermitano, colpiti dai maggiori disagi dopo la chiusura del tratto ferroviario Notarbartolo-Punta Raisi, e Trenitalia e Rfi. Durante il tavolo tecnico, sono state presentate  nuovamente le richieste delle amministrazioni locali per cercare di attenuare i disagi che colpiscono pendolari e studenti. Il servizio sostitutivo offerto da Trenitalia, infatti, presenta alcuni limiti rendendo il viaggio verso il capoluogo siciliano una vera e propria odissea, caratterizzato da tempi biblici. Da qui il braccio di ferro tra i piccoli centri e gli enti coinvolti a vario titolo che, dopo oltre un mese di attesa, si è concluso con poche concessioni

In particolare, Trenitalia ha messo a disposizione altri 15 mezzi per aumentare il numero dei pullman per ogni corsa, è stata introdotta la fermata alla stazione Imperatore Federico per consentire di sfruttare la coincidenza con la metropolitana diretta alla stazione centrale. Inoltre, sono state prolungate fino a Cinisi le corse delle 13,12 e delle 14,12 ed è stata introdotta un’altra corsa da Fiera verso Cinisi alle ore 13,42 per venire incontro alle esigenze degli studenti che ritornano dopo l’uscita da scuola. Trenitalia peraltro si è impegnata a munire tutte le fermate di tabelle con orari ben visibili che saranno predisposte nei prossimi giorni. Rimangono sul tavolo, tuttavia, alcuni nodi irrisolti che i Comuni ieri hanno ribadito durante il confronto: la necessità di istituire un collegamento diretto con l’università, di spostare a Notarbartolo lo snodo dei bus, e la disponibilità di risorse per i Comuni affinché possano sopperire alle carenze del servizio prestato da Trenitalia incrementando il trasporto mediante altri vettori. 

All’incontro erano presenti il sindaco di Capaci Sebastiano Napoli, il presidente del Consiglio comunale di Isola delle Femmine Pietro Salvatore Rappa, il presidente del Consiglio comunale di Cinisi Giuseppe Manzella, il segretario Pd di Capaci Salvatore Roccalumera, il Comitato Pendolari e i responsabili del servizio dell’offerta commerciale di Trenitalia e del servizio sostitutivo. I rappresentanti dei Comuni, dopo aver ripetutamente manifestato i problemi derivanti dalla chiusura della linea ferroviaria, delusi dall’incontro non intendono rinunciare alle loro richieste e promettono battaglia su tutti i fronti annunciando una interrogazione in Aula all’Ars e una protesta da parte dei piccoli centri toccati dai disagi.

 «Abbiamo fatto qualche passo in avanti verso il miglioramento del servizio sostitutivo, che purtroppo risulta ancora non soddisfacente – ha detto Rappa -. Indubbiamente il punto di riferimento rimane l’ordine del giorno approvato a luglio dalle assise civiche dei Comuni interessati, in cui sono state offerte agli enti competenti diverse soluzioni di buon senso e, peraltro, non particolarmente gravose sul piano finanziario». In particolare l’introduzione di un biglietto unico valido per i servizi erogati tanto da Trenitalia quanto da Amat, per consentire ai pendolari di organizzare in maniera più efficiente  i loro spostamenti. 

Per Roccalumera la riunione di ieri «ha dimostrato lo scarso interesse che questo governo regionale ha nei confronti dei studenti, 8 comuni hanno fatto delle richieste specifiche e sono state quasi tutte respinte. Le motivazioni addotte sono le più varie e riguardano la viabilità, la mobilità di questa città o peggio è stata scaricata la responsabilità su altri organi competenti. La battaglia intrapresa continuerà fino a quando non saranno raggiunti gli obiettivi prefissati. Non possiamo permettere che gli studenti per recarsi a scuola debbano alzarsi alle 5 del mattino e rientrare alle 16». Secondo Manzella, infine, tutto ciò «non è sufficiente, gli universitari hanno ancora grosse difficoltà negli spostamenti da e per l’ateneo. Ci batteremo fino alla fine affinché i nostri studenti universitari possano usufruire di corse dirette per viale delle scienze. Questo e altri punti saranno comunque discussi nei prossimi tavoli alla Regione. Intanto, ci portiamo a casa questi piccoli risultati che sicuramente alleggeriranno per i nostri ragazzi la situazione». 


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Dopo un mese di attesa, si è svolto ieri l'incontro tecnico tra i rappresentanti degli piccoli centri che più hanno sofferto la chiusura della tratta Notarbartolo-Punta Raisi, e Trenitalia e Rfi. Poche le richieste accolte molte le aspettative mancate dei residenti che non si arrendono e adesso promettono di spostare il confronto all'Ars e, se necessario, anche di attuare altre forme di protesta

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