Due gruppi, uno a Siracusa e l'altro nel capoluogo etneo, che si sarebbero occupati di importare e vendere all'ingrosso le sostanze. Nella compagine catanese ci sarebbe stato anche Alfio Giuseppe Maggiore, nome d'arte Graziano, cantante neomelodico
Traffico internazionale di droga con base a Catania Milioni di euro di cocaina arrivavano dalla Colombia
Un traffico di hashish, marijuana, cocaina ed eroina con base operativa a Catania ma ramificazioni a Torino, Siena, Reggio Calabria, in Spagna e in Sud America. Ventisette arresti per traffico di stupefacenti e sequestri di cento chili di hashish, 70 chili di marijuana, dieci chili di cocaina e quattro di eroina. Sono i dettagli dell’operazione Stop and go della guardia di finanza di Catania che, da gennaio 2016 a maggio 2017, ha ricostruito un giro di droga che avrebbe fruttato oltre cinque milioni di euro. Per il gico della finanza, erano in attività due distinti gruppi. Dal primo, sono finiti in manette sono finiti i fratelli Alfio Giuseppe (detto Graziano, 1988), Giuseppe (1965) e Orazio Valentino Maggiore (1987), di Librino, Vincenzo Oneto (1961, di origini palermitane), e Daniele Stivala (1987).
Si sarebbero occupati di procurarsi hashish ed eroina a Torino per trasportarla a Catania e rivenderla all’ingrosso a chi l’avrebbe poi spacciata a Librino, San Cristoforo e Villaggio Sant’Agata. Dello stesso gruppo avrebbe fatto parte anche Giuseppe Vasta (1988), già noto per essere stato arrestato, nel quartiere di zia Lisa, con 1,3 chili di cocaina nascosta tra i salumi, nonché per detenzione illegale di armi e munizioni. Vasta sarebbe stato uomo di fiducia dei fratelli Maggiore. Tra gli altri acquirenti, Gianluca Giarrusso (classe 1982), arrestato a marzo 2017, destinatario di un carico di 27 chili di hashish nascosta in una cassa di legno per vini, dentro a 53 pacchetti protetti ciascuno da un palloncino colorato e avvolti nelle plastiche sottovuoto; Omar Sacco (1984), Marco Gallo Cassarino (1985) e Salvatore Stivala (1980) tra i promotori di una compravendita di fumo sulla rotta Torino-Catania.
Un altro gruppo, diverso dal precedente, avrebbe alimentato le piazze di spaccio di Siracusa. Dentro ci sarebbero stati i siracusani Gino Guzzardi (1967, organizzatore dell’importazione di cocaina da Santo Domingo e dalla Colombia) e Angelo Messina (1947, committente e acquirente finale); Emanuele Bussoletti (1966) e Simonetta Mazzolai (1956), corrieri; Leon Herasme Matos e Bizchmar Capellan Gomeris (entrambi 1973), tutt’e due provenienti dalla Repubblica Dominicana e accusati di essere fornitori di droga. Nel corso delle indagini, i finanzieri catanesi hanno intercettato due consegne del gruppo siracusano. Una prima, dalla Spagna alla Sicilia, bloccata nel marzo 2016 a Genova, di 1,6 chili di cocaina nascosta nella batteria dell’auto in uso al corriere; la seconda, sempre tra Liguria e Sicilia, a settembre dello stesso anno, di 2,6 chilii di cocaina nascosta in un tower (altoparlante) trasportato come valigia da uno dei corrieri arrivato in treno alla stazione ferroviaria di Catania.
Tutti i nomi degli arrestati
BUSSOLETTI Emanuele, Roma, 31.05.1966;
CAPELLAN GOMERIS Bizchmar, Repubblica Dominicana, 09.10.1973;
GALLO CASSARINO Marco, Torino, 21.07.1985;
GIARRUSSO Gianluca, Ragusa, 09.10.1982;
GUZZARDI Gino, Siracusa, 22.10.1967;
HERASME MATOS Leandro De Jesus, (detto “Leon”), Repubblica Dominicana, 09.01.1973;
MAGGIORE Alfio Giuseppe, Catania, 02.07.1988;
MAGGIORE Giuseppe, Catania, 28.11.1965;
MAGGIORE Orazio Valentino, Catania, 17.12.1987;
MAZZOLAI Simonetta, Montepulciano, 19.04.1956;
MESSINA Angelo, Siracusa, 16.04.1947;
ONETO Vincenzo, Palermo, 28.03.1961;
SACCO Omar, Torino, 12.09.1984;
STIVALA Daniele, Catania, 18.07.1987;
STIVALA Salvatore, Catania, 09.10.1980;
VASTA Giuseppe, detto “Peppe”, Catania, 13.01.1988