Si è avvalso della facoltà di non rispondere Samuel Acquisto, il 18enne palermitano del quartiere Zen 2 di Palermo, fermato con l’accusa di concorso in strage per la sparatoria avvenuta la notte del 26 aprile a Monreale (nel Palermitano) in cui sono stati uccisi i ventenni Salvo Turdo, Massimo Pirozzo e Andrea Miceli. Il giovane, detenuto in […]
Strage di Monreale, la difesa del 18enne fermato: «Non ho incitato a sparare»
Si è avvalso della facoltà di non rispondere Samuel Acquisto, il 18enne palermitano del quartiere Zen 2 di Palermo, fermato con l’accusa di concorso in strage per la sparatoria avvenuta la notte del 26 aprile a
Monreale (nel Palermitano) in cui sono stati uccisi i ventenni Salvo Turdo, Massimo Pirozzo e Andrea Miceli. Il giovane, detenuto in isolamento nel carcere di Pagliarelli di Palermo e assistito dall’avvocato Riccardo Bellotta, stamattina è comparso davanti al giudice per le indagini preliminari per l’udienza di convalida del fermo emesso dalla procura di Palermo ed eseguito dai carabinieri del comando provinciale domenica scorsa.
Il ragazzo non ha risposto alle domande ma, al termine dell’udienza, ha rilasciato delle dichiarazioni spontanee. «Il mio assistito ha riferito di non essere stato presente alla sparatoria e – sostiene il legale – che lui e gli altri ragazzi della comitiva sono stati aggrediti. Lui è scappato e poi è ritornato quando ha sentito esplodere i colpi. Ma – aggiunge l’avvocato Bellotta – ha negato assolutamente di avere incitato qualcuno a fare fuoco». Il gip si è riservato sulla decisione relativa alla convalida. Acquisto è accusato di avere spinto Salvatore Calvaruso – il primo a essere fermato per la sparatoria e che ha confessato – a fare fuoco contro la folla e di avere poi accompagnato l’amico in moto, lontano dal luogo della strage. Contro di lui ci sarebbero otto testimonianze oculari e le immagini delle videocamere di sorveglianza della zona.