Tony Drago: troppe «zone d’ombra», caso archiviato «Difficile accertare i fatti dopo il tempo trascorso»

Archiviazione. È questa la decisione della giudice per le indagini preliminari in merito al caso della morte del caporale siracusano Tony Drago, il giovane trovato morto nel cortile della caserma Sabatini Lancieri di Montebello a Roma il 6 luglio 2014. La decisione sulla richiesta di archiviazione avanzata dal pubblico ministero Alberto Galanti – cui i familiari del militare si erano opposti anche con una lettera aperta scritta dalla madre Rosaria – sarebbe dovuta arrivare già entro Natale dello scorso anno. Dopo vari rinvii, oggi la gip Angela Gerardi ha preso posizione. «Facendo, però, passi da gambero – commenta a MeridioNews Dario Riccioli, legale della famiglia – Non è possibile una decisione del genere e stiamo già pensando alle prossime mosse da fare». «Siamo distrutti», sono le uniche parole che riesce a pronunciare la sorella Valentina.

«Permangono zone d’ombra non investigate e, oramai, di difficile accertamento, stante il tempo trascorso dai fatti». Scrive così la gip Gelardi nel sentenza di archiviazione. Il riferimento è ai filmati delle telecamere di videosorveglianza nello spiazzale della caserma, ai tabulati telefonici in uso agli indagati e ai compagni di camerata del militare. Altra lacuna sarebbe quella riguardante i due accessi compiuti sulla posta elettronica di Drago dopo la sua morte e prima del sequestro del computer (avvenuto dopo più di un mese). Si archivia perché, durante gli approfondimenti del pm, non sarebbe «mai emerso alcun nuovo spunto investigativo, alcuna traccia utile alle indagini o idonea a giustificarne la prosecuzione». 

Secondo la ricostruzione del pm, il ragazzo si sarebbe lanciato dalla finestra di un bagno in disuso al secondo piano della palazzina. Spinto, secondo quanto avrebbero raccontato quattro commilitoni, da una depressione dovuta alla crisi nel rapporto con la fidanzata, anche lei arruolata nell’esercito. Nella richiesta del pubblico ministero, in particolare, si fa riferimento alla relazione della consulenza medico-legale in cui si evidenzia la posizione in cui viene ritrovato il corpo di Drago che viene giudicata compatibile con la tecnica utilizzata in preparazione al lancio con il paracadute. La difesa ha però sempre lamentato superficialità e incompletezza: nessuna spiegazione è stata infatti data ad alcune escoriazioni sulla schiena, a un segno per sfregamento all’altezza del collo e alla frattura di diverse ossa. 

Dopo la denuncia presentata nel giugno 2016 dai familiari di Drago, vengono iscritti nel registro degli indagati otto militari che, per ordine e grado, avrebbero dovuto impedire la morte del caporale. Si tratta dell’ufficiale comandante di grado superiore Paolo Lorenzi, dell’ufficiale di ispezione Giampaolo Torcigliani, del sottoufficiale di picchetto Salvatore Adragna, del sergente di giornata Paolo Esposito, del comandante della guardia Giuseppe Zarbano e dei militari addetti al servizio di vigilanza Daniele Marino, Roberto Cucuzza e Simone Lampis, tutti presenti la notte fra il 5 e il 6 luglio 2014 all’interno della caserma Sabatini. 

Mosso dal constatare una «strana inerzia» da parte della procura romana dopo l’incidente probatorio fatto dai periti nominati dal gip che avevano escluso l’ipotesi del suicidio, a luglio scorso, a tre anni dalla morte del caporale, il legale aveva chiesto l’avocazione delle indagini al procuratore generale presso la corte di Appello di Roma. In prima battuta, la gip aveva rigettato la richiesta di archiviazione e sollecitato nuove attività di indagine per accertare la dinamica della caduta e una nuova consulenza medico-legale


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]