Dopo più di 50 anni il ponte Gioeni non c’è più e adesso si deve rispondere alle esigenze del traffico e della viabilità della zona nord della città. Per questo stamattina si sono riuniti, e per fare il punto della situazione dei lavori, i rappresentanti dell’amministrazione con a capo il sindaco Enzo Bianco, i gestori dellimpresa appaltatrice dei lavori, la Tosa appalti srl, e tecnici comunali. Al termine della riunione l’assessore all’ecosistema urbano e mobilità Saro D’Agata, ha annunciato che domenica la zona sarà aperta alla viabilità. Prima di cominciare la riunione, il primo cittadino etneo, dopo aver ricordato il maestro Lamberto Pugelli e ringraziato chi è coinvolto nella gestione della demolizione del cavalcavia, ha annunciato il lancio di «un concorso internazionale di architettura per la destinazione definitiva del Tondo Gioeni».
«Alla fine della settimana le due corsie della circonvallazione saranno accessibili nell’attesa che comincino i lavori per la realizzazione della grande rotatoria, durante i quali il tratto interessato dell’importante arteria cittadina resterà aperto con parziali limitazioni», dichiara D’Agata. L’amministrazione si dice pronta ad affrontare i possibili problemi di viabilità che potrebbero sorgere a settembre, con l’inizio della scuola, con soluzioni in via di definizione.
Per la rimozione del materiale di risulta, intanto, si continuerà a lavorare di notte «garantendo l’osservanza del rispetto delle norme sui decibel», assicura l’assessore. Gli abitanti della zona nei giorni scorsi si sono lamentati per il rumore e hanno richiesto che i lavori notturni vengano interrotti non più tardi dell’una. L’assessore alle infrastrutture e grandi opere e ai lavori pubblici, Luigi Bosco, dichiara che «saranno rimossi nei tempi stretti e necessari previsti dalla legge».
«Durante la costruzione della rotatoria una delle due carreggiate sarà lasciata libera per permetterne l’uso in doppio senso», spiega Bosco. Ma non dà indicazioni su quando cominceranno i lavori: «L’impresa presenterà a breve un cronoprogramma», risponde vago. Così come non è chiaro che forma avrà la rotatoria né se sarà l’unica soluzione per assicurare una buona viabilità: «Stiamo vagliando la possibilità di altri interventi ove necessario, soluzioni alternative come un eventuale sotto passo da via Caronda a via Grassi Battista», aggiunge.
Tutto da stabilire anche sul nuovo aspetto che avrà la zona e le modalità con cui avviare la sua riqualificazione. «Lanceremo un concorso di idee internazionale che preveda piante e fiori e il necessario per abbellire un nodo importante della città», conclude D’Agata.
[Foto di Alberto Surrentino]
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