Terme di Acireale, i tre anni del Forum «Assistiamo a una lentissima agonia»

Compie oggi tre anni il Forum permanente sulle terme di Acireale. Un organo nato all’interno del Lions club acese che nel tempo ha realizzato un’approfondita ricerca sull’argomento. «Ci siamo chiesti perché non facciamo un forum e non ci apriamo ad altre realtà?», racconta Rosario Faraci, coordinatore tecnico e docente del dipartimento di Economia dell’Università di Catania. «Dopo il primo anno è caduto l’interesse cittadino a fare gioco di squadra – prosegue Faraci – Rimangono il Forum e il Comitato civico», ente definito «un po’ di parte, promosso dal Pd». Il Partito democratico sostiene un ruolo esclusivamente pubblico delle strutture termali, «mentre noi diciamo che c’è una legge che prevede di liquidare e privatizzare».

La norma alla quale Rosario Faraci fa riferimento è stata approvata ormai quattro anni fa, nel maggio 2010. «Prevede la liquidazione della società di gestione Terme di Acireale spa e l’affidamento ai privati». Ma, specifica, «è una privatizzazione nella gestione, non nella proprietà». Un percorso simile a quello intrapreso a Sciacca, in provincia di Agrigento. La cittadina «è un po’ più avanti», ha già stilato un bando di affidamento, «ma per due volte è andato deserto, non ci sono state manifestazioni d’interesse dai privati». Secondo l’economista questo è dovuto a una mancanza di sollecitazione di interesse da parte degli enti pubblici, male comune in tutto il Paese. «Chi vuole specularci aspetta che il prezzo si abbassi» e nel frattempo non si attraggono potenziali investitori con intenzioni migliori.

«Ad Acireale al bando non ci si è nemmeno arrivati, perché la situazione è molto complicata sul versante della liquidazione – lamenta il coordinatore del Forum – La società di gestione ha accumulato perdite per circa otto milioni di euro e ha molti contenzioni. Uno grosso è con la Unicredit, proprietaria dell’Excelsior palace», albergo situato vicino le strutture termali. Chiuso nel 2011 perché i gestori erano morosi, da quel momento non è stato più riaperto. «La proprietà dell’immobile è della Regione, ma ci sono mutui mai onorati». Una questione finora non sollevata dall’istituto bancario, «si sta solo posponendo il problema. Ma prima o poi si presenterà», spiega con semplicità Faraci. Il resto del sito «è pubblico, parte di esso è demanio, quindi ci sono dei vincoli – continua l’economista – Ma, senza che nessuno ci metta una lira, sta andando in decadenza». A mancare, soprattutto, è la manutenzione delle condotte. «La società di gestione, pubblica dal 2006, è in perdita. Il socio che dovrebbe ripianare le perdite, cioè la Regione, soldi non ne mette». Il risultato? Ogni anno aumentano i passivi che «man mano corrodono il patrimonio». Dal 2006 questo si è ridotto di oltre undici milioni di euro.

L’intera questione ricade su palazzo d’Orleans che «senza indugi né confusioni, deve agire». Ma anche chiarire quali sono i paletti che intende fissare con i potenziali acquirenti. «Abbiamo chiesto se sul bando la comunità di Acireale può dire qualcosa o lo subisce – specifica Faraci – Questo processo chi lo governa? Il piano industriale che presenterà l’ipotetico investitore, potrà essere valutato dalla comunità? Oppure è un pezzo di città slegato e non controllato nemmeno dall’amministrazione comunale?». Un ruolo importante spetta proprio al primo cittadino acese. Il Forum finora ha criticato più volte l’attendismo dell’uscente Nino Garozzo. L’iter si sta dimostrando lentissimo perché «sta seguendo i tempi delle carte e passano mesi e mesi». E intanto cosa accade? «Il liquidatore attuale, Luigi Bosco (assessore alle Infrastrutture del Comune di Catania, ndr), si limita a gestire l’ordinaria amministrazione». Poche le misure che può prendere. «Ha le mani legate: non può investire, perché non ci sono soldi. Non può assumere né prendere gli stagionali. Ha riattivato qualche area, ma incassando meno di centomila euro». E il coordinatore sbotta: «È una lentissima agonia».

Fino a pochi anni fa «l’impatto sull’economia acese era buono: gli alberghi funzionavano e un po’ di indotto c’era. Una decina di anni fa, quando seguivo una tesi di laurea, fatturavano un milione e mezzo di euro». Ma anche allora i conti erano in rosso. «In regime di convenzione con il Servizio sanitario nazionale, con i budget sanitari, spendevano cinque milioni». La situazione attuale, però, è paradossale. Per liquidare la società di gestione, bisognerebbe ripianare il debito. E invece «non viene sciolta né finanziata. Rimane in un limbo». Il coordinatore prosegue: «Qualche volta ci chiedono: “Il Forum è pro pubblico o pro privato?”. Non siamo né l’uno né l’altro, diciamo di uscire da questo limbo che non dà soldi, danneggia il sito, non fornisce prestazioni, non fa indotto alberghiero». Quello che serve, conclude il docente è «un’azione decisa di lobby. Piuttosto che sentire voci sullo sceicco che vorrebbe prendere le terme», afferma riferendosi alle voci di stampa secondo le quali l’emiro di Abu Dhabi vorrebbe rilevare la struttura assieme all’albergo Perla Jonica. Eppure, pur con i suoi conti in banca da capogiro, «anche lui dovrebbe partecipare a un bando». Che Rosario Crocetta, però, ancora non autorizza.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

La Regione ha stabilito quattro anni fa la liquidazione della società di gestione delle strutture termali acesi e l'affidamento ai privati. Ma da allora, complice un groviglio burocratico e gli ingenti debiti, nulla è stato fatto. «Senza che nessuno ci metta una lira, sta andando in decadenza», lamenta Rosario Faraci, docente di Economia dell'Ateneo di Catania e coordinatore tecnico dell'osservatorio

La Regione ha stabilito quattro anni fa la liquidazione della società di gestione delle strutture termali acesi e l'affidamento ai privati. Ma da allora, complice un groviglio burocratico e gli ingenti debiti, nulla è stato fatto. «Senza che nessuno ci metta una lira, sta andando in decadenza», lamenta Rosario Faraci, docente di Economia dell'Ateneo di Catania e coordinatore tecnico dell'osservatorio

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Circa due tonnellate. È la quantità di rifiuti raccolta da oltre tremila studenti e studentesse di undici Comuni del territorio del Calatino durante le giornate di plogging organizzate da Kalat Ambiente Srr. «L’obiettivo del nostro campionato – spiegano dall’ente che si occupa di pianificazione, programmazione e affidamento della gestione del ciclo integrato dei rifiuti – […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Ma non si parlava, tipo, di turismo sostenibile, eco bio qualcosa? No perché mi pareva di avere sentito che eravate diventati sensibili alla questione ambientale e che vi piaceva, tipo, andare nella natura, immergervi nella ruralità, preoccuparvi dell’apocalisse solare. Probabilmente avrò capito male.Qui, nel sudest siculo, fino a non molto tempo fa, ricordo un turismo […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]