Tecnis, Castronovo di Sicilia ostaggio del cantiere Il sindaco: «Chiuso il nostro unico svincolo sicuro»

«Hanno chiuso il nostro unico svincolo sicuro». Il futuro della Tecnis tiene ancora col fiato sospeso buona parte della Sicilia. Da una parte i lavoratori, circa 400, che attendono l’esito del procedimento sulla ristrutturazione del debito per sapere quale sarà il loro destino. Dall’altra ci sono i cittadini interessati dai tanti cantieri aperti che l’azienda ha su tutto il territorio regionale, quasi tutti in stallo in attesa delle rassicurazioni finanziarie. È il caso degli abitanti di Castronovo di Sicilia, nel Palermitano. I lavori per la realizzazione dello svincolo sulla Ss189, che collega il Comune alla PalermoAgrigento, sono stati affidati dall’Anas alla Tecnis nel 2014, ma il cantiere è al momento bloccato. «Il lavoratori – dice Franco Tarantino, segretario generale della Fillea Cigil Sicilia – sono tutti in cassa integrazione. Siamo riusciti a favorire il trasferimento di alcuni di loro a Palermo, nei cantieri dell’Anello ferroviario, ma anche l’Anas ci è sembrata molto preoccupata in merito a questa situazione».

Uno svincolo particolarmente importante quello per cui sono stati stanziati circa dieci milioni di euro. «Averlo chiuso – spiega a MeridioNews il sindaco di Castronovo, Francesco Onorato – ci danneggia molto. Oltre all’impatto ambientale della struttura messa in piedi e al momento abbandonata, viene a mancare la nostra unica via sicura per accedere allo scorrimento veloce». L’altro svincolo, il solo percorribile, è quello costruito su una curva nei pressi di Motel San Pietro, un’uscita ad altissimo tasso di incidenti stradali. «Avremmo anche altre strade – continua Onorato – ma tanto la Sp36 quanto la Sp48 versano nel più totale abbandono, in assenza di manutenzione, quindi non abbiamo alternative sicure e ci sono già stati diversi incidenti». A pagare le spese del cantiere sulla Ss189 sono anche gli agricoltori, impossibilitati a raggiungere i propri fondi. «Spero che questa situazione arrivi presto a una soluzione – conclude il primo cittadino – Impedire alle persone di poter curare le proprie campagne e il proprio lavoro è la violazione di un diritto». 

Nell’intricata vicenda che ha coinvolto l’azienda catanese a fare eccezione è solo la città di Palermo. I lavori per la costruzione dell’Anello ferroviario continuano spediti in via Emerico Amari e viale Lazio. Dopo il blocco dei cantieri e il braccio di ferro tra Tecnis e amministrazione, che ha ricevuto dal commissario Saverio Ruperto rassicurazioni sulle capacità finanziarie dell’azienda, il 20 gennaio gli operai sono tornati a lavoro. «I dipendenti a Palermo sono pagati regolarmente – dice Tarantino – Ma ci auguriamo che quanto garantito da Tecnis si possa concretizzare nei fatti. Sul destino della società, infatti, c’è una nebulosa. Nessuno è in condizioni di dare informazioni chiare e da Regione e Mise c’è solo silenzio. La questione è molto delicata – conclude – in gioco c’è il futuro di opere e lavoratori, vorremmo che dalle istituzioni ci sia il massimo impegno per vigilare su questa vicenda».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Una festa di colori ha animato la mattinata della piazza centrale di Grammichele, in provincia di Catania. «Fai super la raccolta differenziata» è la frase sulle magliette – blu, rosse, verdi e gialle – di migliaia di studenti e studentesse delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado del territorio del Calatino. Tutti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Quannu è a siccu e quannu è a sacco (quando è troppo poco e quando è troppo). La Sicilia non ha moderazione. Si passa agevolemente, piroettando come ginnasti artistici sul cavallo con maniglie (dell’ammore), dalle mostre monstre di Manlio Messina a Cannes allo stand dell’assessorato ai Beni Culturali e all’Identità Siciliana al Salone del Libro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]