Teatro Coppola, il Comune chiede le carte Gli occupanti: «E’ una richiesta insensata»

«Per motivi di sicurezza e igiene vi invitiamo a fornirci il titolo di proprietà, la destinazione d’uso dello spazio, la descrizione degli impianti di sicurezza, il collaudo delle  strutture fisse o mobili». Firmato, commissione comunale di vigilanza sui locali per il pubblico spettacolo. Questo il contenuto della lettera che, la mattina del 22 gennaio, gli occupanti del teatro Coppola di via Vecchio Bastione si sono visti recapitare per raccomandata. E adesso gli animatori del primo teatro pubblico di Catania, fondato nel 1821, si  interrogano sul significato di questa richiesta: sarà il preludio a uno sgombero? «Ma no, nessuno sgombero, noi non vogliamo fare la guerra, a noi interessa solo la sicurezza all’interno dei luoghi pubblici», assicura il responsabile della commissione di vigilanza, l’architetto Salvatore Magrì.

«Siamo intervenuti su richiesta dei vigili del fuoco, noi non sapevamo dell’esistenza del teatro Coppola fino alla loro segnalazione», continua Magrì. Che, oltre a ribadire che le richieste di documentazione vengono fatte «per l’incolumità degli spettatori e degli attori, come in qualunque altro luogo di spettacolo», pone però dei dubbi sulla solidità della struttura. «Proprio il giorno dell’invio della richiesta di documentazione al Coppola, i vigili del fuoco sono intervenuti per mettere in sicurezza dei calcinacci accanto all’ingresso del Teatro, bloccando la strada», riferisce Magrì. Una coincidenza? «Assolutamente, una coincidenza, la richiesta dei vigili è arrivata almeno tre giorni prima», afferma il responsabile comunale che assicura: «Non c’è nessun interesse a fermare l’attività dei lavoratori del Coppola, con cui possiamo trovare un accordo».

«Una richiesta di documenti insensata, il Comune, proprietario del teatro, sa benissimo che il Coppola è occupato. In teoria non abbiamo modo e nemmeno titolo per rispondere», spiega però Monica Saso, parte del gruppo di attori, musicisti, fotografi e lavoratori dello spettacolo che il 16 dicembre del 2011 hanno occupato il teatro, recuperandolo dall’abbandono. Nel 2005 il Coppola doveva essere ristrutturato grazie a lavori per ben 225mila euro per essere utilizzato come sala prove del teatro Vincenzo Bellini, ma i lavori non sono stati completati. «Il Comune di Catania dovrebbe spiegare ai cittadini che fine hanno fatto quei soldi», affermano gli occupanti in una nota inviata alla stampa, e rispondono ai «mangiatori di carta bollata: non siamo noi a dover fornire documentazioni che attestino condizioni di legalità». Del resto gli occupanti, prima di rendere il teatro fruibile per concerti, rappresentazioni teatrali e tutte le altre iniziative che da un anno hanno reso l”ex spazio abbandonato uno dei nuovi punti di riferimento culturali in città, hanno lavorato a lungo per migliorare la struttura. Pagando da sé manodopera e materiali.

«A parte l’interessamento della commissione cultura al momento dell’occupazione, questa è la prima interlocuzione ufficiale in assoluto con il Comune di Catania – continua Monica Saso – Ma il postino ha bussato ed ha consegnato la lettera a chi stava dentro il teatro. Vista la situazione particolare, poteva anche consegnarla a un passante, e sarebbe stato lo stesso». E sulla legittimità di una richiesta agli occupanti, l’architetto Magrì ammette di non aver mai affrontato casi simili. «E’ la prima volta in effetti che mando una richiesta a un teatro occupato. Ma se ci saranno altri lavori da fare, li effettuerà il Comune come proprietario e il conduttore della struttura come utilizzatore», conclude.

Alla richiesta di documentazione contenuta nella lettera della commissione di vigilanza, «il teatro Coppola risponderà in maniera goliardica», spiega Monica Saso, con «un gruppo di artisti che sta già lavorando alla produzione della documentazione “artistica”». E, in attesa di sviluppi, «l’attività del teatro andrà avanti senza interruzioni».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

«Vi chiediamo i documenti attestanti la proprietà, la destinazione della struttura e il collaudo delle attrezzature». Questo il contenuto di una raccomandata inviata dalla commissione di vigilanza sui locali per lo spettacolo al teatro Coppola. Richiesta che, per gli artisti che da un anno animano la struttura, è semplicemente «insensata, visto che il teatro è occupato e di proprietà comunale». Preludio a una richiesta di sgombero? «Non vogliamo buttare fuori nessuno, solo far rispettare igiene e sicurezza», spiega il responsabile comunale

«Vi chiediamo i documenti attestanti la proprietà, la destinazione della struttura e il collaudo delle attrezzature». Questo il contenuto di una raccomandata inviata dalla commissione di vigilanza sui locali per lo spettacolo al teatro Coppola. Richiesta che, per gli artisti che da un anno animano la struttura, è semplicemente «insensata, visto che il teatro è occupato e di proprietà comunale». Preludio a una richiesta di sgombero? «Non vogliamo buttare fuori nessuno, solo far rispettare igiene e sicurezza», spiega il responsabile comunale

«Vi chiediamo i documenti attestanti la proprietà, la destinazione della struttura e il collaudo delle attrezzature». Questo il contenuto di una raccomandata inviata dalla commissione di vigilanza sui locali per lo spettacolo al teatro Coppola. Richiesta che, per gli artisti che da un anno animano la struttura, è semplicemente «insensata, visto che il teatro è occupato e di proprietà comunale». Preludio a una richiesta di sgombero? «Non vogliamo buttare fuori nessuno, solo far rispettare igiene e sicurezza», spiega il responsabile comunale

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]