Appuntamento alle 10 e 30 in piazza giulio cesare. Per contestare aumenti del 75 per cento rispetto all'anno scorso. Per avere in cambio un servizio carente
Tares, domani flash mob a Palermo contro l’aumento delle tariffe
APPUNTAMENTO ALLE 10 E 30 IN PIAZZA GIULIO CESARE. PER CONTESTARE AUMENTI DEL 75 PER CENTO RISPETTO ALL’ANNO SCORSO. PER AVERE IN CAMBIO UN SERVIZIO CARENTE
Tares che aumenta e servizi sempre meno efficienti. Venerdì mattina – cioè domani mattina – tutti con un sacchetto di spazzatura davanti l’ufficio Tares per protestare!.
È questo linvito rivolto a tutti i cittadini di Palermo da alcuni consiglieri di circoscrizione che hanno organizzato un flash mob, in piazza Giulio Cesare, davanti lufficio Tares del Comune di Palermo. Lappuntamento è per domani, venerdì 13 dicembre, alle ore 10,30.
La vera forma di protesta – dichiarano provocatoriamente i promotori delliniziativa – dovrebbe portare ciascuno di noi a raccogliere i rifiuti, offrendo di fatto un servizio ai cittadini che già pagano cifre assurde di Tares, e portare gli stessi rifiuti davanti la porta di chi l’aumento della Tares l’ha votato e firmato. La nostra protesta non vuole invitare i palermitani a non pagare, ma invita lamministrazione ad offrire un servizio pari al suo costo”.
“Dopo la mazzata data ai Palermitani con la Tarsu 2012 pagata fino a pochi giorni fa – precisano – il Consiglio comunale, nonostante la possibilità di posticipare di un anno lavvento della Tares, ha deciso di incassare anche la nuova tassa tra ottobre 2012 e gennaio 2013, dando di fatto ‘le buone feste’ ai palermitani, che dovranno utilizzare le proprie Tredicesime per pagare un servizio molto carente.
Il costo del servizio è eccessivo per una città come Palermo dove gli standard minimi di qualità del servizio offerto si avvicinano a quelli dei paesi meno sviluppati del pianeta.
Si tratta di un aumento eccessivo, circa il 75%, rispetto allanno precedente. “Inoltre – concludono i promotori del flash mob – tutte le agevolazioni in vigore (previste per disabili, anziani, ecc
) verranno di fatto bruciate dallaumento. Una manovra che porterà il Comune a fare cassa a discapito delle fasce più deboli: la categoria più penalizzata risulta essere di fatto quella dei disoccupati, per i quali non è prevista alcuna agevolazione.