Il Teatro Massimo di Palermo si illumina con i colori della bandiera francese. Nel giorno del lutto e del dolore, all’indomani della barbarie terrorista, mentre la Francia conta i suoi morti e ostenta sicurezza, il capoluogo siciliano esprime la sua vicinanza al popolo d’oltralpe. «Una violenza bruta e barbara contro cittadini inermi, una violenza che lascia sgomenti – dice il sovrintendente del Teatro Massimo, Francesco Giambrone – e contro la quale rispondiamo ancorandoci ai valori della civiltà, della convivenza pacifica, della cittadinanza partecipata e condivisa che il Teatro esprime e rappresenta».
Prima dei due spettacoli di oggi bandiere a mezz’asta e un minuto di silenzio, mentre il teatro si vestirà dei colori della bandiera francese: bianco, rosso e blu. «”L’arte rinnova i popoli e ne rivela la vita”, mai come in questi momenti ci stringiamo intorno alla frase scritta sull’architrave del nostro Teatro» aggiunge Giambrone. Oggi pomeriggio alle 16 proprio davanti al teatro simbolo della città in piazza Verdi è in programma un sit-in di solidarietà al popolo francese. Le adesioni in queste ore si moltiplicano e accanto alle istituzioni, ai rappresentanti dell’amministrazione comunale, della Consulta delle culture e a semplici cittadini, hanno annunciato la loro presenza anche esponenti di Sel. La Federazione palermitana di Sinistra ecologia e libertà ha annullato i lavori della direzione provinciale, previsti nel pomeriggio. Alla manifestazione saranno presenti i vicepresidenti della commissione Esteri del Senato, Peppe De Cristofaro, e della Camera, Erasmo Palazzotto.
«#Parigi sotto attacco, sgomento,vicinanza e solidarietà al popolo francese» dicono Cgil, Cisl e Uil, che parteciperanno al corteo. «Siamo vicini al popolo francese e deprechiamo con tutte le nostre forze questo attentato, che ha attaccato la normalità della vita delle persone seminando il terrore – spiegano i segretari di Cgil Cisl e Uil, Enzo Campo, Daniela De Luca e Gianni Borrelli – Siamo colpiti tutti quanti ma l’orrore non ci può e non ci deve fermare. Serve una risposta forte».
«Sono sconvolto dalla brutalità e dalla barbarie senza limiti perpetrata in Francia da criminali senza scrupoli che, bestemmiando il nome di Dio, vogliono insidiare le conquiste fatte dall’umanità attraverso la tolleranza, il dialogo ecumenico, interculturalità» aggiunge il sindaco di Cefalù, Rosario Lapunzina. La cittadina normanna che ospita il Duomo, riconosciuto dall’Unesco patrimonio dell’Umanità e simbolo del «dialogo fecondo tra popoli», grida il suo «no, alla violenza, all’intolleranza, all’estremismo». «Chiedo di osservare un momento di raccoglimento in ogni assemblea o manifestazione pubblica che si svolgerà nei prossimi giorni» conclude Lapunzina.
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