Star Dome Catania, il terzo progetto stadio in tre anni Ma la squadra non sa dove giocherà il prossimo torneo

La presentazione del progetto del nuovo stadio del Catania è il colpo di scena che Antonino Pulvirenti riserva ai giornalisti nel finale della conferenza stampa tenuta ieri a Torre del Grifo. Un rendez vous voluto dall‘ex presidente del club per annunciare ufficialmente che la società è in vendita. L’ultima carta di una mano che lo vede in difficoltà. È il nuovo santuario rossazzurro pensato dall’attuale proprietario. Un progetto che secondo le intenzioni del patron «è patrimonio del Catania». Pulvirenti tiene anche a precisare: «lo presento perché per un anno un gruppo di architetti ci ha lavorato – e aggiunge -. La nuova cordata potrà tenerlo in considerazione oppure cestinarlo». È stato chiamato Star Dome Catania ed è il terzo progetto che la società presenta pubblicamente negli ultimi tre anni. Secondo gli ideatori si tratta «del Dome in legno più grande mai concepito. Un inno alla natura, all’armonia, allo stare insieme». Pulvirenti non si sofferma, però, sui dati tecnici dell’impianto e lascia la scena proprio mentre il grande schermo della sala congressi di Torre del Grifo propone le immagini del nuovo stadio. 

La sua realizzazione è prevista in contrada Jungetto, su un’area di 500mila metri quadrati a cinque chilometri da Catania. Il parcheggio esterno riservato ai sostenitori copre 70mila metri quadrati. La struttura impiega 14.500 metri cubi di legno lamellare, con gli spalti interamente coperti che ospiteranno 28.122 posti a sedere. Di cui 150 posti per la stampa, oltre tremila riservati a famiglie, autorità e squadra ospite. Previste anche quattro sale stampa, due sale conferenza, e quattro suite elite, quattro corner roof e una nursery, tutte con vista sul terreno di gioco. Il concept annovera anche quattro ristoranti, otto bar, otto ascensori e un baby parking. Era questo il futuro che Nino Pulvirenti sognava per il suo Catania: «Non pensavo assolutamente di lasciare la società», ammette. L’inchiesta I treni del gol, che lo vede accusato di truffa e frode sportiva, ha però scombinato i suoi piani. 

I costi e i tempi di realizzazione dello Star Dome Catania non sono stati oggetto di approfondimento durante l’incontro con i giornalisti. Il Comune, contattato da MeridioNews, si è preso del tempo per rispondere riguardo al rilascio delle autorizzazioni necessarie per la costruzione. Il Catania pensava di potere costruire il suo avvenire sui modelli vincenti creati all’estero, che vedono la gestione di un proprio impianto portare al club notevoli benefici dal punto di vista economico e sportivo. Negli ultimi tre anni è il terzo stadio ideato e presentato sotto la proprietà Pulvirenti. Nel 2013 l’idea era di costruirlo a Librino. La struttura, da 33mila posti tutti coperti, doveva sorgere all’interno del centro direzionale destinato a ospitare gli uffici del Comune. «Una capienza giusta per essere protagonisti ai massimi livelli del calcio – diceva l’ex presidente -. Confido che in massimo tre anni possa essere pronto». Il piano, da 70 milioni di euro, fu abbandonato l’anno dopo per un impianto «modello Swansea (società del Galles, ndr)» che l’ex amministratore delegato Pablo Cosentino presentò in televisione. «Due ingegneri sono già stati contattati per definire per il progetto finale. La capienza sarà di 25mila posti circa». Il costo stimato avrebbe superato i 100 milioni di euro

Il Catania non sa in che campionato giocherà la prossima stagione. Iscritto in serie B, attende le sentenze della giustizia sportiva sullo scandalo I treni del gol che potrebbero relegarlo in Lega Pro. E non sa nemmeno in che stadio giocherà se si pensa che, tramite i suoi legali, la società ha rimesso la licenza per disputare eventi sportivi all’interno dello storico stadio, l’Angelo Massimino. La concessione, per prassi, viene rilasciata dalla questura a titolo personale, quindi riservata a Nino Pulvirenti. Che però non è più presidente.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Antonino Pulvirenti parla della nuova struttura nel corso della conferenza in cui ha messo in vendita la società: «I nuovi proprietari potranno anche cestinarla». La società aveva già presentato e scartato un impianto a Librino e un altro «modello Swansea». E non ha più l'autorizzazione per giocare al Massimino

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]