Siracusa, sulle scuole botta e risposta tra l’amministrazione comunale e l’on. Vinciullo

IL PARLAMENTARE REGIONALE DEL PDL ACCUSA LA GIUNTA COMUNALE DI AVER PERSO LA POSSIBILITA’ DI ACCEDERE A FONDI REGIONALI. LA REPLICA DELL’ASSESSORE COMUNALE ALESSIO LO GIUDICE

A Siracusa prosegue senza sosta la polemica tra Vincenzo Vinciullo, parlamentare regionale del Pdl e già vice Sindaco della città Aretusea, con delega all’edilizia scolastica, e l’attuale amministrazione comunale guidata dal Sindaco di centrosinistra, Giancarlo Garozzo.

Vinciullo sostiene che l’attuale amministrazione comunale ha perso la possibilità di accedere ai fondi regionali per alcune scuole. La replica dell’attuale assessore comunale alle Politiche scolastiche, Alessio Lo Giudice, non si è fatta attendere.

“Afferma l’on. Vinciullo – ha dichiarato l’assessore Lo Giudice al Giornale di Siracusa – di avere lasciato cinque progetti per i quali, se fossero stati presentati entro il 15 settembre, si sarebbero potute sfruttare le misure previste dal ‘Decreto del fare. L’informazione, oltre che incompleta, è fuorviante. La circolare regionale di attuazione del ‘Decreto del fare’ impone infatti che i progetti abbiano le caratteristiche di cantierabilità proprie degli esecutivi. Gli asseriti progetti ‘lasciati’ dall’on. Vinciullo erano invece allo stadio di progetto preliminare, quindi incompleti e assolutamente inidonei a ottenere un finanziamento pubblico”. (sopra, a sinistra, l’assessore del Comune di Siracusa, Alessio Lo Giudice: foto tratta da siracusa.on line.it)

“Anche in questo caso – continua ancora il giovane assessore – la ‘caccia all’errore’ dell’on. Vinciullo risulta dunque velleitaria. Ma soprattutto, anche qualora l’on. Vinciullo avesse avuto ragione, sarebbe stato opportuno da parte sua dare indicazioni tempestive all’Amministrazione e non certo denunciare il tutto fuori tempo. Per tranquillizzare i cittadini, aggiungo che proprio per questi progetti l’attuale Amministrazione si è attivata affinché siano completati in tempo per partecipare al bando della Regione Siciliana per l’Edilizia scolastica con scadenza il 21 ottobre”.

“L’on. Vinciullo – prosegue sempre l’assessore del Comune di Siracusa – rivendica inoltre meriti per gli interventi destinati alle scuole di via Calatabiano e via di Villa Ortisi. Tuttavia lo stesso dimentica di aver chiesto di impegnare fondi comunali proprio per via Calatabiano. Per via di Villa Ortisi, sarà questa Amministrazione a ultimare un’opera oggettivamente incompleta forse per responsabilità proprio di chi preferisce gli annunci alle cose fatte”.

“In realtà – insiste puntuto Lo Giudice – e più in generale, ritengo che l’azione politica dell’on. Vinciullo spesso si discosti dalla condotta che dovrebbe tenere un uomo delle istituzioni. Credo infatti che siano poco edificanti, per le stesse istituzioni che egli rappresenta, le dichiarazioni di chi sembra limitarsi al copia e incolla delle delibere e degli atti amministrativi regionali per poi auto-attribuirsi meriti inesistenti; di chi riempie i giornali denunciando fantomatici mancati avvii dei lavori per poi preferire il silenzio dopo aver constatato l’effettivo proseguimento delle opere”.

“L’on Vinciullo – dice sempre l’assessore comunale – non riesce ad accettare che questa Amministrazione, in soli tre mesi, sia riuscita, tra le altre cose, ad avviare i lavori per la costruzione della Scuola di via Calatabiano, a riavviare i lavori per la nuova sede stradale di via Puglia, a consegnare i lavori per la realizzazione della sede stradale di via Grotte, a firmare il contratto per l’appalto del parcheggio di via Mazzanti”.

“La reazione dell’on. Vinciullo – conclude Alessio Lo Giudice – è tipica di chi non agisce nell’interesse generale della città, ma secondo le logiche insopportabili di un’opposizione meramente distruttiva. Auspico che i rappresentati più sensibili dell’opposizione cittadina vogliano invece collaborare fattivamente con l’amministrazione non dimenticando che, prima della propaganda, ci sono le persone, la città, il nostro futuro”.

Immediata la controreplica dell’onorevole Vinciullo.

“Con un linguaggio ai limiti dell’onnipotenza e della supponenza – dice il parlamentare regionale del Pdl – dimostrando assoluta incapacità di comprendere i meccanismi della democrazia, tant’è vero che definisce insopportabili le logiche dell’opposizione, l’assessore Lo Giudice replica ad una mia dichiarazione sulla mancata richiesta di finanziamenti da parte del Comune di Siracusa, alla Regione siciliana, in merito a progetti da finanziare per l’edilizia scolastica”.

“Premesso – precisa Vinciullo – che l’assessore Lo Giudice dal 21 giugno del 2013 doveva attivarsi per predisporre i progetti da presentare, entro il 15 settembre 2013 alla Regione Siciliana, infatti il Decreto Legge n.69 porta quella data. Cosa che non ha fatto, come egli stesso ammette, perdendo una prima occasione di ottenere i finanziamenti per l’edilizia scolastica da parte della Regione. Potrà partecipare ad un secondo bando, ma ha già, in partenza, deciso di rinunciare ad una prima possibilità”.

“Confermo – aggiunge il parlamentare dell’Ars – che i progetti che gli ho lasciato erano esecutivi e cantierabili e che doveva solo fare aggiornare i prezziari, fermi al 2007, cosa che, anche in questo caso, non ha fatto, pur avendo a disposizione tre mesi e sei giorni di tempo”.

“Per quanto attiene via Calatabiano – spiega Vinciullo – l’unico merito che gli si può riconoscere è di avere iniziato i lavori, consegnati dal Commissario il 21 maggio 2013, ad ottobre, cioè con 4 mesi di ritardo, non mi pare che altro merito gli si possa riconoscere, a meno che egli non affermi che il progetto era stato consegnato contra legem e in questo caso non si deve rivolgere a me, ma alla Procura”.

“Capisco anche che il dott. Lo Giudice non abbia molta dimestichezza con l’amministrazione della cosa pubblica – chiosa sornione il deputato regionale – e facilmente scambia le proprie opinioni con la realtà, convinto che il mondo ruoti attorno a lui e che fino ad oggi il sole non è mai spuntato, ma questa caratteristica appartiene alla sua giovane età e noi, che abbiamo i capelli bianchi, siamo ben disposti a passarci sopra, a condizione che non diventi un vizio!”.

“Un consiglio però mi permetto di darglielo – sottolinea il parlamentare di Sala d’Ercole del Pdl -: si candidi e poi, anziché parlare in nome e per conto di coloro che tennero in vita l’esperienza del sindaco Visentin, potrà parlare in nome e per conto dei suoi elettori. Fino all’ora, e se ne dovrà fare una ragione, continuerà a parlare in nome e per conto di coloro che hanno contribuito a distruggere questa città e gli consentono, oggi, di fare l’assessore”.

“Ed infine un augurio – conclude Vinciullo -: faccia almeno il 10% di quello che ho realizzato io e passerà alla storia come l’assessore del fare. Fino ad oggi lo possiamo giudicare solo per i proclami che quotidianamente leggiamo sui giornali”.


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