Incredulità e sconcerto: sono questi i sentimenti con cui le organizzazioni di categoria che costituiscono Agrinsieme Sicilia (Confagricoltura, CIA e Copagri) hanno reagito alla notizia che la commissione Attività Produttive dell’Ars, che venerdì avrebbe dovuto riunirsi e deliberare il voucher agli allevatori siciliani più colpiti dalla siccità per ottenere il foraggio, è stata rinviata per […]
Foto di Ryan McGuire da Pixabay
Salta Commissione Ars che doveva approvare i voucher per gli allevatori. «Inaccettabile, una condanna a morte per gli animali»
Incredulità e sconcerto: sono questi i sentimenti con cui le organizzazioni di categoria che costituiscono Agrinsieme Sicilia (Confagricoltura, CIA e Copagri) hanno reagito alla notizia che la commissione Attività Produttive dell’Ars, che venerdì avrebbe dovuto riunirsi e deliberare il voucher agli allevatori siciliani più colpiti dalla siccità per ottenere il foraggio, è stata rinviata per mancanza di numero legale a martedì 18 giugno.
«Un fatto gravissimo – commenta Agrinsieme Sicilia– che denota un’irresponsabilità imbarazzante da parte della classe politica regionale. Nella riunione del 3 giugno scorso con il presidente Schifani avevamo giudicato lo strumento del voucher come poco efficace, suggerendo di prevedere ristori economici diretti agli allevatori, ma accettandolo alla fine per spirito di responsabilità e in considerazione della necessità di sostegni urgenti di qualsiasi natura, vista la situazione emergenziale in atto a causa della siccità. Apprendere adesso che, quel poco che si era ottenuto, vacilla a causa dell’irresponsabilità di una classe dirigente che, forse, è già in vacanza, mentre gli animali muoiono e le produzioni sono a rischio, è davvero troppo».
«Siamo stanchi di rivolgere appelli – conclude Agrinsieme -, siamo oltre la decenza. Richiamiamo la classe politica regionale alle sue responsabilità nei confronti degli allevatori e degli agricoltori siciliani. I tempi per la sopravvivenza di animali e piante senza acqua sono assai più stretti di quelli comodi e facilmente allungabili della politica».