Sono novanta gli impiegati della cooperativa che ha avuto in appalto dal Comune la gestione dell'assistenza agli alunni diversamente abili delle scuole etnee e che non ricevono lo stipendio da dicembre. Sul caso interviene la Cgil che incontrato l'assessore al Welfare Angelo Villari
Servizi sociali, sciopero dipendenti Orsa maggiore Lavoratrice: «Siamo indietro di ben due mensilità»
Si sono date appuntamento in piazza Università, nel centro di Catania, per scioperare contro i ritardi nel pagamento dei loro stipendi. Si tratta di circa venti lavoratrici della cooperativa Orsa maggiore, ovvero la ditta che ha in appalto dal Comune la gestione del servizio di assistenza agli alunni disabili delle scuole cittadine, dalle materne alle medie. I novanta dipendenti sono indietro di due mensilità e il sindacalista della Cgil Antonio Santonocito oggi ha incontrato l’assessore al Welfare Angelo Villari per avere chiarimenti. «Siamo moderatamente soddisfatti», spiega a MeridioNews a margine dell’appuntamento.
Le lavoratrici che questa mattina hanno dato vita a un sit-in in piazza Università sono impiegate mediamente nelle cooperative dei servizi sociali da vent’anni. «È un settore martoriato, dove non ci sono mai certezze. A cinquant’anni vorrei avere una certa stabilità e invece non mi pagano nemmeno lo stipendio», dice una di loro. «Sono mesi che ci rimetto pure i soldi della benzina. Abito a Scordia e faccio circa cento chilometri al giorno. A volte mi chiedo perché», aggiunge una collega. «È un lavoro e come tale deve avere diritti e tutele che attualmente mancano. Ma è anche una questione di umanità: quei ragazzi hanno bisogno di noi, non possiamo lasciarli soli e ci sentiamo responsabili», precisa un’altra.
«Mentre venivo oggi in piazza Università ho pensato al paradosso di dovere pagare i corsi di formazione e di aggiornamento per la mia professione mentre non mi arriva lo stipendio. Non è una cosa assurda? – domanda una dipendente di Orsa maggiore – L’anno scorso abbiamo protestato alla Regione perché era uscita la notizia che il nostro lavoro poteva essere svolto pure dai collaboratori scolastici che, nei fatti, non hanno la nostra formazione». «Gli stipendi non arrivano per una sorta di cortocircuito burocratico. La cooperativa non ha i soldi, circa quattromila euro, per registrare il contratto di collaborazione con il Comune per cui la Ragioneria di Palazzo dei Chierici non può fare partire i mandati di pagamento a favore dei lavoratori», spiega il sindacalista Santonocito. «L’assessore Villari si è impegnato a fare di tutto affinché la cooperativa regolarizzi il contratto e vengano pagati gli stipendi».