- "pronto, gianfranco?".
Se telefonando/ “Pronto, Gianfranco?” – “Sì” – “Mi chiedono di passare con loro…”
– “Sì”.
“Mi ha chiamato Mimmo”.
– “Mimmo chi?”.
– “Mimmo Nania”.
– “Che voleva”.
– “Mi ha chiesto se passavo con loro”.
– “Questa volta che ti ha offerto?”.
– “Un assessorato”.
– “Quale?”.
– “A mia scelta”.
– “Bene. Sono diventati generosi”.
– “Non ci crederai: mi ha anche salutato. Mi ha chiesto se stavo bene. Come ho passato le vacanze”.
– “Come hai risposto?”.
– “Gli ho detto di andarsi a mangiare un piatto di pesce stocco con Giampiero D’Alia”.
– “E hai fatto male perché D’Alia è a dieta e mangia solo insalate senza olio e stracchino”.
– “Vabbè fa uno strapo. Ciao”.
– “Ciao”.
– “Pronto, Gianfranco?”.
– “Sì”.
– “Mi ha chiamato Saverio Romano”.
– “Che voleva?”.
– “Mi ha proposto di passare con loro”.
– “Di nuovo?”.
– “Non ne posso più: mi chiama quattro-cinque volte al giorno. Sai, già sono assessore all’Economia e vice presidente della Regione”.
– “Che gli hai risposto?”
– “Che voglio fare il presidente della Regione al posto di Nello Musumeci”.
– “E lui come l’ha presa?”.
– “Mi ha detto che tra cinque anni ne possiamo parlare”.
– “E tu che gli hai detto?”.
– “Che tra cinque anni passerò con loro”.
“Pronto, Gianfranco?”.
– “Sì”.
– “Mi ha chiamato Francesco Storace”.
– “Che voleva?”.
– “Mi ha detto che con Nello Musumeci la Sicilia veleggia verso immancabili destini”.
– “Tu che gli hai risposto?”.
– “Che di Gabriele D’Annunzio ho letto solo il Notturno”.
– “Non mi dire che avete parlato solo di letteratura”.
– “Mi ha chiesto di entrare nella lista Musumeci”.
– “E tu che gli hai risposto?”.
– “Un ‘no’ tecnico”.
– “Cioè?”.
– “Gli ho spiegato, numeri alla mano, che il Pdl, in Sicilia, non supererà il 14 per cento. E che se fanno tre liste, due resteranno sotto il 4 per cento e quindi fuori dall’Ars”.
– “Scusami, ma questo non glielo dovevi dire: così lo mandi in depressione”.
– “Tranquillo, Gianfranco: come dite voi a Palermo, sono convinti”.
– “Pronto, Gianfranco?”.
– “Sì”.
– “Lo sai che mi è successo?”.
– “Ti hanno chiamato quelli del Pdl e di Musumeci”.
– “Scusa, ma come fai a saperlo”.
– “Perché da un mese chiamano ogni giorno tutti gli esponenti di Grande Sud: deputati e semplici militanti”.
– “Sì, ma io non sono deputato e nemmeno militante: sono solo tuo amico. Tra l’altro…”.
– “Tra l’altro?”.
– “Mi hanno offerto n posto di sottogoverno”.
– “A te? Ma tu non hai mai cercato posti di sottogoverno!”.
– “Appunto”.
– “Ma c’è da ridere. E cosa gli hai risposto?”.
– “Che sono già ricco di famiglia”.
– “Dai, potevi essere più educato…”.
– “Insomma. Se sapessi come ha articolato la proposta…”.
– “Cioè?”.
– “Mi ha detto: tolte le spese e le tasse il resto ce lo dividiamo…”.
– “Pronto, Gianfranco?”.
– “Sì”.
– “Mi ha chiamato Antonello”.
– “Che ti ha detto?”.
– “Che tu hai mangiato la mela avvelenata di Lombardo”.
– “Addirittura!”.
– “E che la tua candidatura serve solo a fare perdere voti a Nello Musumeci. E a fare vincere Rosario Crocetta”.
– “Ok. Storia vecchia”.
– “Mi ha fatto anche una proposta”.
– “E ti pareva!”.
– “Se passo con loro mangerò salsiccia di Ribera gratis due-tre volte la settimana per un anno”.
– “Salsiccia di Ribera: ma è buona, almeno?”.
– “Non è buona, Gianfranco: è buonissima”.
– “E come mai?”.
– “Questo è uno dei misteri dell’Agrigentino. Alcuni dicono perché la carne arriva da Giuliana. Ma secondo me il segreto non sta solo nella carne”.
– “E in che cosa starebbe, allora?”.
– “Nel dosaggio del sale, del pepe e dei semi di finocchio. E’ una sapienza gastronomica che si tramanda di generazione in generazione. E’ un miracolo che si ripete ogni giorno, ma solo in alcune carnezzerie. Non tutti a Ribera, conoscono l’arte del preparare la salsiccia. C’è anche chi si improvvisa e fa solo casini”.
– “Scusa, ma tu come fai a sapere tutte queste cose su questa benedetta salsiccia”?.
– “Perché sono nato a Ribera. Antonello l’aveva dimenticato”.
Foto tratta da museoscienza.org