L’animale, decapitato e in avanzato stato di decomposizione, è stato ritrovato all’interno del cortile dell’istituto di via Pensabene. Ritrovamento che ha subito generato un nuovo allarme, ma gli inquirenti invitano a contenere le reazioni: «Potrebbe trattarsi di un fatto casuale»
Scuola Falcone, trovata carcassa di uccello «Non è detto che sia nuova intimidazione»
Neanche quello di oggi sembra essere stato un buongiorno per la scuola Falcone di via Pensabene, allo Zen: all’interno del cortile il personale scolastico ha ritrovato la carcassa di un uccello con la testa mozzata. È subito scattato l’allarme, soprattutto alla luce di quanto accaduto solo tre giorni fa, quando i bidelli hanno ritrovato il busto di Giovanni Falcone distrutto, decapitato e usato come ariete da scagliare contro al muro. La polizia, sul posto per i rilievi, invita a non gonfiare l’episodio generando inutile allarmismo: «Che sia una nuova intimidazione è una versione tutta da verificare», precisano infatti. «Potrebbe trattarsi di un fatto casuale»
È la carcassa di un animale con la testa staccata in ampio stato di decomposizione e che potrebbe essere stato trasportato all’interno del cortile da un gatto. Intanto, mercoledì 19 luglio si recherà nei locali della scuola la ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli, che incontrerà la dirigente scolastica Daniela Lo Verde. Sono al momento in corso le indagini degli inquirenti, che non potranno però avvalersi dell’aiuto delle telecamere di sorveglianza installate in alcuni punti della scuola, perché inattive da qualche tempo. Aveva battuto molto proprio sul tasto del maggiore controllo la sorella del magistrato, Maria Falcone, che nei giorni scorsi aveva commentato che episodi di questa natura potrebbero essere scongiurati con una maggiore vigilanza dei luoghi.
Il ritrovamento del busto deturpato del giudice era stato seguito, a poche ore di distanza, da un altro atto di vandalismo: in piazza Giovanni Paolo II era stata data alle fiamme parte di un’immagine che ritraeva la celebre foto di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, parte di un gruppo di cartelloni attaccato ai cancelli della scuola Alcide De Gasperi. Un fatto che, in aggiunta al precedente, aveva contribuito a far crescere le preoccupazioni. Questa mattina, però, i poliziotti della Mobile hanno accertato, grazie alle immagini immortalate dalla videosorveglianza, che ad appiccare il fuoco è stato un senza tetto con turbe psichiche che da tempo stazionava in una panchina della zona. Nessuna connessione, quindi, con l’episodio della statua alla scuola Falcone né con initimidazioni mafiose.