Dopo giorni di preoccupazione a causa dei cartelli che indicano la pericolosità della zona gli alunni tornano a fare lezione nell'istituto. La conferma arriva dalla dirigente scolastica e dal presidente della settima circoscrizione Pietro Gottuso
Scuola Borgese, riapre il plesso di Mondello La rassicurazione: «Nessun pericolo frane»
La scuola secondaria di primo grado Giuseppe Antonio Borgese di via Cerere riapre i battenti. A confermarlo è Pietro Gottuso, presidente della settima circoscrizione, che riferisce a MeridioNews: «La scuola aveva deciso di chiudere il plesso scolastico di via Cerere dopo l’affissione nelle immediate vicinanze di un cartello che segnala la pericolosità dell’area, che è classificata R4 nel Piano per l’Assetto idrogeologico» .
Solo pochi giorni fa, infatti, la dirigente scolastica Maria Vodola durante un consiglio d’istituto aveva deciso in maniera tempestiva di tenere chiusi i cancelli della scuola per via dei preoccupanti cartelli di avviso diffusi dall’ufficio protezione civile e sicurezza lungo tutto il perimetro che costeggia Monte Pellegrino, da anni a rischio frane. «A causa del continuo rilascio di massi, anche di notevoli dimensioni, provenienti dalle pendici del Monte Pellegrino – riportava l’avviso – quest’area è stata individuata come zona ad alto rischio dal piano per l’assetto idrogeologico. È pertanto possibile la perdita di vite umane e gravi danni agli edifici e alle infrastrutture».
«Ieri c’è stato un incontro fra tecnici, scuola e amministrazione comunale e presumo siano state date rassicurazioni che hanno convinto la scuola a riaprire il plesso scolastico» conclude Gottuso. E adesso un altro avviso, stavolta della preside, campeggia in bella mostra nella home page del sito del plesso di Partanna-Mondello: «Il dirigente scolastico, tenuto conto della delibera seguente, comunica la riapertura del plesso Cerere e la ripresa delle normali attività didattiche», dopo un’attenta operazione di verifica e controllo da parte dell’Ufficio tecnico, che a sua volta rassicura che «nell’area in cui ricade codesta istituzione scolastica (…) non ricorrono, alla data odierna i motivi che minacciano l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana».