Scandalo nella Formazione professionale: sotto inchiesta l’Enaip di Ragusa per gestione di corsi fantasma. E il Governo Crocetta che fa?

STORIA DI MALAFFARE DALLA DENUNCIA DELLA SINDACALISTA VALENTINA SPATA AGLI AVVISI DI GARANZIA PER I VERTICI DELL’ENTE. L’ASSESSORE SCILABRA NON POTEVA NON SAPERE. PERCHE’ HA FINANZIATO 1,2 MILIONI DI EURO ANZICHE’ REVOCARE L’ACCREDITAMENTO?

In provincia di Ragusa un filone giudiziario potrebbe riservare sorprese eclatanti. L’Enaip di Ragusa, ente fondato dalle Associazioni cristiane lavoratori italiani (Acli) è nel mirino della magistratura. In corso un’indagine della Guardia di Finanza sulla gestione dell’ente, sui corsi fantasma pare presso le sedi di Comiso e Vittoria e sui ritardi dei pagamenti agli allievi, ai lavoratori ed ai fornitori.

Le indagini sarebbero iniziate circa un anno e mezzo fa, secondo le informazioni assunte da alcune fonti attendibili. A prendere il via, una denuncia presso la Procura della Repubblica di Ragusa della sindacalista ragusana della Confsal, Valentina Spata, dirigente del PD siciliano, o meglio esponente di spicco dell’ara Civati dell’Isola.

La Spata, contattata dal nostro giornale, però non ha voluto rilasciare nessuna dichiarazione a tal proposito, viste le indagini in corso.

Sembra certo che, da alcune settimane, le Fiamme Gialle avrebbero presentato l’informativa preso la Procura della Repubblica. Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica, Federica Messina, avrebbero portato all’emissione di alcuni avvisi di garanzia.

Sarebbero in cinque i destinatari del provvedimento: l’ex presidente dell’Enaip, Giovanni Biundo; poi Rosario Cavallo, vice presidente regionale delle Acli Sicilia, vice Presidente Enaip Ragusa, nonché direttore del centro di Ragusa oltre che dirigente del PD provinciale; e ancora, avviso di garanzia per Alberto Scarso, componente del consiglio provinciale Acli Ragusa e direttore provinciale Enaip Ragusa; quindi Giorgio Firrincieli, direttore della sede formativa dell’Enaip di Modica; Giovanni Catania, ex direttore Provinciale Enaip Ragusa e attuale direttore del centro di formazione di Vittoria.

Tra le irregolarità ravvisate dagli inquirenti, l’apposizione di firme false nei registri di classe anche di persone che risultavano a lavorare in alcune aziende del Ragusano. Ritardi nei pagamenti degli stipendi del personale, delle indennità degli allievi e dei fornitori.

Tanti sono i decreti ingiunti da parte dei dipendenti, dei fornitori e degli allievi. Alcuni con sentenza esecutiva e relativo pignoramento delle somme. I citati dirigenti dell’Enaip di Ragusa pare siano chiamati a rispondere di truffa aggravata, associazione a delinquere, falso e indebita percezione di fondi pubblici ai danni della Regione siciliana. Pare anche che sia stata inoltrata una richiesta di sequestro preventivo dell’Ente per evitare che la dirigenza possa accedere ai fondi pubblici fino a quando non saranno chiuse le posizioni.

L’Enaip di Ragusa, ente che opera sui principi cristiani del fondatore, l’Acli, si troverebbe in cattive acque, quindi, come dimostrerebbero le indagini in corso che pare possano toccare non solo la sfera civile e amministrativa ma anche penale.

L’ente ha circa novanta dipendenti di cui solamente cinquantatre operanti nella filiera degli Interventi formativi ed attualmente è guidato da Isidoro Bracchitta che sembra non aver a che fare con le indagini in corso.

Ha ricevuto il finanziamento complessivo di circa un milione e duecentomila per il Piano giovani nel marzo 2014, di cui percepito già il 25 per cento che è servito a pagare solamente due stipendi al personale dipendente.

Ciò che lascia perplessi è che, nonostante il gran ‘casino’, l’ente continua ad operare senza che all’assessore alla Formazione professionale, Nelli Scilabra e alla dottoressa Anna Rosa Corsello sia passato per la mente di sospendere, se non addirittura revocare, l’accreditamento all’Enaip di Ragusa.

Il quadro non è confortante, perché oltre alle indagini in corso vi sono i controlli ispettivi dell’Amministrazione regionale, effettuati molti mesi addietro su richiesta di un gruppo di lavoratori, che avrebbero fatto emergere un ammanco di 380 mila euro. E poi vi sarebbero molti decreti ingiuntivi di allievi e lavoratori e procedure esecutive già concluse con l’atto di pignoramento delle somme presso l’Ente.

Anche la situazione sul versante degli allievi appare poco chiara: in molti attendono dal 2005 di percepire l’indennità di frequenza. Così come per i dipendenti le spettanze maturate e non percepite, dal 2009 ad oggi, vanno da un minimo di sette ad un massimo di diciotto. E poi vi sarebbe la vicenda, tutta da chiarire, dei licenziamenti di sette lavoratori che hanno fatto opposizione al provvedimento dell’ente considerato dagli interessati illegittimo. Si attende nei prossimi giorni la decisione del giudice del lavoro

L’assessore Scilabra non può non sapere della situazione in cui versa l’Enaip di Ragusa. È stata proprio lei a ricevere una delegazione di lavoratori circa un anno fa dal quale incontro è scaturita poi l’indicazione per l’ispezione.

La questione resta aperta e ingarbugliata. Soprattutto resta senza risposta una domanda: come mai a marzo 2014 l’Enaip di Ragusa riceve circa un milione e 200 mila euro di finanziamenti a valere sul Piano giovani nonostante le irregolarità amministrative e contabili e le inchieste in corso?

Gli uffici periferici scoprono un ammanco di 380 mila euro e la sospensione dell’accreditamento non arriva? L’esercizio del controllo, l’utilizzo del potere ispettivo è uguale per tutti oppure il Governo del presidente Rosario Crocetta pratica due pesi e due misure?

L’assessore Scilabra e la dottoressa Corsello hanno il dovere di chiarire la vicenda dell’Enaip di Ragusa per non rischiare di far passare il messaggio che non tutti sono uguali davanti al Governo Crocetta.

Giuseppe Messina

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