Polizze assicurative troppo salate spingono i medici a trovare soluzioni alternative
Sanità, gli ospedali si autoassicurano per sfuggire agli squali del mercato
POLIZZE ASSICURATIVE TROPPO SALATE SPINGONO I MEDICI A TROVARE SOLUZIONI ALTERNATIVE
“E’ vero che negli ultimi due anni le Aziende sanitarie hanno fatto sempre maggiore ricorso a forme di autoassicurazione ma questo si deve soprattutto all’aumento, a volte insostenibile, delle polizze, che lo scorso anno ha sfiorato in media il piu’ 30%”. Questo il commento del Presidente della Federazione di Asl e Ospedali (FIASO), Francesco Ripa di Meana, all’allarme lanciato oggi dall’Ania sulla mancata copertura assicurativa delle strutture sanitarie pubbliche.
Sul punto il presidente Fiaso rassicura: “Asl e ospedali italiani, anche nel caso si trovino nella condizione di non avere piu’ una polizza assicurativa, garantiscono ai cittadini il risarcimento di eventuali danni da malpractice sanitaria con opportuni accantonamenti”.
Ripa di Meana evidenzia poi come mentre salgono i costi delle polizze “soltanto l’1,2% dei casi di richieste di risarcimento per lesione colposa si conclude con una condanna, come documentato recentemente dalla Commissione parlamentare d’inchiesta sugli errori sanitari”.
“Proprio quando le Aziende stanno moltiplicando gli sforzi per implementare le aree del risk management e’ perlomeno poco comprensibile -conclude Ripa di Meana- che si debba registrare una vera fuga dalle Asl da parte delle compagnie assicurative, che a volte sembrano guardare al passato anziche’ al futuro”.