Sancataldese, a Portici sfatato il tabù trasferta Mister: «Con la Nocerina sarà gara durissima»

L’obiettivo è quello di ripetere la scorsa stagione, con una salvezza raggiunta senza troppi affanni. L’avvio di campionato, però, ha portato al momento la Sancataldese nella prima metà della classifica a quota 11 punti dopo sette giornate, alla pari con il Gela (che però ha una gara in meno) e a poche lunghezze da alcune corazzate: «Siamo partiti facendo delle buone gare, forse lasciando anche dei punti per strada – spiega a MeridioNews il tecnico verdeamaranto, Rosario Marcenò – però ci può stare perché la squadra è rinnovata per nove undicesimi e quindi ci vuole un po’ di tempo. Siamo in crescita, ma ancora alla ricerca della nostra reale identità che sicuramente potremo trovare partita dopo partita». 

Mantenere la categoria è il primo obiettivo del club: «L’anno scorso ci siamo salvati pienamente. Abbiamo avuto un girone di ritorno non all’altezza – confessa il mister –, soprattutto l’ultima parte. Quest’anno siamo ripartiti cercando di non commettere gli errori dell’anno scorso, costruendo una squadra con molta più esperienza che sapesse affrontare tutte le fasi di questo campionato».

Domenica scorsa, intanto, la squadra si è imposta per 1-2 sul campo del Portici, conquistando tre punti fondamentali nella corsa salvezza grazie a una rete in pieno recupero di Ficarrotta: «Tenevamo tantissimo – continua Marcenò – a conquistare questa prima vittoria esterna. Fuori casa avevamo fatto delle buone gare, ma c’era mancato quel guizzo o quel pizzico di cattiveria in più per portare a casa l’intera posta in palio. Domenica è stata una gara dura, come tutte le trasferte in Campania. I ragazzi ci hanno messo voglia e cattiveria e con la zampata di Ficarrotta siamo riusciti a portare a casa un risultato importantissimo». 

Recentemente il tecnico aveva affermato che la squadra avrebbe dovuto giocare allo stesso modo in casa così come in trasferta. E con la prima vittoria esterna i giocatori sembrerebbero averlo ascoltato: «Se andiamo a valutare le ultime stagioni, soprattutto sotto la mia gestione, la Sancataldese ha costruito molti dei suoi successi grazie al fattore campo. In casa si mette quel pizzico di cattiveria e agonismo in più, perché c’è più voglia di fare il risultato. Questo a volte fuori casa non avviene e quindi ho fatto quel tipo di affermazione, perché in ogni caso ci si allena tutte le settimane allo stesso modo».

In ogni caso, quando si gioca al Valentino Mazzola di San Cataldo, la Sancataldese è avversario ostico per tutti. «Il pubblico è l’arma in più che ha questa squadra. I nostri tifosi sanno sempre darci una grossa mano quando siamo in difficoltà, permettendoci di fare anche l’impossibile». Tra i giocatori intanto c’è entusiasmo e l’attaccante Luca Ficarrotta vorrebbe non parlare solo di salvezza, anche se il mister vuole essere più realista: «Questo dipende da come si lavora in campo – ammette Marcenò –, perché il terreno di gioco determina quale tipo di obiettivo si può raggiungere. Per quanto riguarda l’affermazione di Ficarrotta, è vero che ci alleniamo sempre per ottenere il massimo ogni domenica. Puntare alla salvezza diretta magari è un po’ come sminuire le potenzialità di questa squadra, ma dobbiamo affrontare una partita alla volta. Poi a fine campionato si tireranno le somme». 

In questo momento, la Sancataldese si trova a due soli punti dalla zona play off, ma mister Marcenò non vuole sentirne parlare: «La classifica – prosegue il tecnico – in questo momento non serve a nulla. Quello che conta sono le prestazioni che ti consentono di crescere come squadra. Quello di serie D è un campionato talmente difficile e talmente imprevedibile che non ci si può cullare. La stagione è ancora lunga, non si possono fare calcoli, bisogna pensare a crescere».

In testa alla classifica si trovano Ercolanese e Troina, poi a seguire Nocerina, Acireale, Palazzolo e Igea Virtus. Lassù dunque, sembra esserci qualche sorpresa rispetto alle previsioni iniziali: «Io credo che i veri valori non siano pienamente emersi – spiega il tecnico verdeamaranto –, anche se a detta di tutti ci sono tre o quattro squadre che hanno un potenziale veramente più alto rispetto ad altre, come Ercolanese, Nocerina, Vibonese, Gela e Igea Virtus. Secondo me c’è un livello medio-alto, più avanti si potrà capire chi lotterà fino in fondo per la vittoria del campionato». 

E a proposito di corazzate, domenica la Sancataldese ospiterà la Nocerina, squadra tra le più ambiziose del girone I: «Domenica a San Cataldo arriverà una grande del calcio dilettantistico e noi sappiamo benissimo che sarà una partita dal coefficiente di difficoltà altissimo. Noi cercheremo di mettere in campo tutte quelle che sono le nostre armi, tutta la nostra generosità, il cuore e la voglia di fare. Poi accetteremo qualunque tipo di risultato – conclude mister Marcenò –, ma giochiamo in casa nostra e vorremmo regalare una grande gioia ai nostri tifosi».


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