L'episodio è avvenuto ieri sera all'incrocio tra via Don Luigi Sturzo e via Luigi Rizzo, nella zona di corso Sicilia. A terra sono rimaste diverse chiazze di sangue. Il ferito è stato portato in ospedale. Gli inquirenti stanno lavorando per ricostruire la dinamica
San Berillo: accoltellamento in mezzo alla strada Un uomo ferito a un braccio, si cerca l’aggressore
Un accoltellamento si è verificato nella tarda serata di ieri nel quartiere di San Berillo, all’altezza dell’incrocio tra via Don Luigi Sturzo e via Luigi Rizzo. Chiazze di sangue rimaste a terra, così come il ferito che è stato soccorso dagli operatori sanitari del 118 accorsi sul posto insieme ai carabinieri. Attorno alla scena si è subito creato anche un capannello di passanti.
Al momento, però, pare che nessuno abbia assistito all’aggressione. Stando a quanto ricostruito finora, si tratta dell’ennesima rissa avvenuta in quella zona della città. A essere ferito a un braccio è stato un uomo di colore di circa 40 anni (che adesso si trova ricoverato in ospedale) che non avrebbe collaborato con le forze dell’ordine, anche a causa delle difficoltà a parlare e capire l’italiano. Gli inquirenti sono al lavoro per ricostruire la dinamica esatta, il movente e anche per individuare l’aggressore.
L’episodio è avvenuto nella zona di corso Sicilia dove «la comunità italiana», poco più di due settimane fa, aveva comunicato l’intenzione – poi sospesa – di «riaffermare l’italianità del territorio» autotassandosi per pagare «i costi di una pattuglia di un istituto di vigilanza privata». L’iniziativa era stata resa pubblica dall’avvocato Ivan Maravigna in rappresentanza del comitato dei residenti con un video pubblicato sulla propria pagina Facebook e su alcuni gruppi locali catanesi.
L’obiettivo degli abitanti della zona sarebbe stato quello di tutelare quella parte di città «dalle bande di criminali nigeriani e gambiani che se la contendono nella gestione dello sfruttamento della prostituzione i primi e della droga i secondi». Gli attivisti di Officina Rebelde l’avevano bollata come «una iniziativa inquietante che fa diventare le città un far-west e fa venire meno la giustizia sociale».