Un incontro tra i vertici della Ustica Lines, l'assessore regionale alle Infrastrutture e i sindacati, per risolvere il problema della sospensione dei collegamenti marittimi con le Egadi e le Eolie. I soldi della Regione non arrivavano. Motivo per il quale la compagnia di navigazione lo scorso 1 maggio aveva avviato i licenziamenti
Salvi al momento i 400 lavoratori di Ustica Lines Conclusa la prima riunione tra l’azienda e Pizzo
Salvi al momento i 400 posti di lavoro di Ustica Lines. Si è conclusa da poco la riunione all’assessorato alle Infrastrutture della Regione Sicilia, in merito alla sospensione dei collegamenti marittimi tra l’Isola e gli arcipelaghi minori, le Egadi e le Eolie. Il nodo della matassa da sbrogliare è un congruo anticipo sulle spettanze dovute alla società Ustica Lines da parte di Palazzo d’Orleans — esattamente 11 mesi di spese — e una apertura a un confronto sui calcoli del costo del servizio.
Questo pomeriggio in presenza dell’assessore Giovanni Pizzo, con i rappresentanti del sindacato della Federmar, i dirigenti dell’Ustica Lines e l’avvocatura dello Stato si è cercato di arginare il rischio licenziamenti dovuti proprio a questa vertenza. L’assessore Pizzo, attraverso i suoi tecnici in assessorato, fornirà all’azienda trapanese delle previsioni di spesa. L’85 per cento della somma di questi rendiconti dovrebbe andare nelle casse della Ustica Lines, che da decenni gestisce il trasporto veloce con le Isole minori. Nel frattempo l’azienda si impegnerà a valutare le relazioni e a proporre, se necessario, delle previsioni alternative.
Dopo questi calcoli, la Regione Sicilia potrà dare un ulteriore acconto alla società di trasporti. Che segue il primo, arrivato 20 giorni fa, del valore di 15 milioni di euro. «Un’azienda che collega nove isole con la terra ferma non può continuare a farcela anticipando la spesa per la gestione delle tratte», afferma Antonella Di Maio, sindacalista della Federmar. «L’importante è che l’azienda al momento abbia dichiarato che bloccherà la procedura di licenziamento collettivo — continua — Adesso l’incontro più importante si svolgerà giovedì prossimo, giorno in cui si parlerà della quantificazione di queste spese».
Intanto il presidente di Uras Federalberghi Sicilia e vicepresidente nazionale di Federalberghi, Nico Torrisi, questa mattina ha dichiarato: «Si trovi una soluzione e subito. La sola notizia del problema, che speriamo trovi immediata soluzione, danneggia enormemente il turismo siciliano per le incertezze che genera nei viaggiatori. Disastro sociale ed economico da sventare senza perdite di tempo». E a questo proposito è stata presentata un’interrogazione urgente all’Ars da parte della deputata pentastellata Valentina Palmeri, che chiede un intervento immediato del governo regionale, prima che vengano provocati danni incalcolabili. «La sospensione dei collegamenti marittimi con le isole minori – afferma Palmeri, prima firmataria dell’atto parlamentare – causerebbe enormi danni economici sia agli abitanti delle Isole sia ai lavoratori della Ustica Lines, per i quali è stato già annunciato il licenziamento.