Sta per completarsi l'iter burocratico per il finanziamento del piano di rilancio e valorizzazione del sito naturalistico riconosciuto nel 2016 come geosito. «Presto partiranno i bandi di gara», sostiene il ricercatore Ingv Salvo Giammanco a MeridioNews
Salinelle dei Cappuccini, riqualificazione più vicina Tagli al budget ma «entro l’anno parco sarà fruibile»
A Paternò sta per essere ultimato da parte della Regione Sicilia l’iter burocratico per il finanziamento del progetto di riqualificazione del sito naturalistico della Salinelle dei Cappuccini o dello Stadio. Nel 2016 sono state riconosciute come geosito dall’assessorato regionale al territorio e ambiente. Da anni si parlava della valorizzazione di un’attrazione turistica, scientifica e culturale. Inizialmente si parlava di un progetto che richiedeva un finanziamento da quasi un milione e 500mila euro.
Ma da quanto si apprende la somma stanziata per riqualificare il sito dovrebbe essere inferiore rispetto a quanto preventivato: ossia il finanziamento potrebbe essere di quasi un milione di euro. «Sembra che l’iter per la riqualificazione del sito finalmente sia arrivato a un buon punto», dice a Meridionews Salvo Giammanco, ricercatore dell’Ingv di Catania che insieme ai colleghi di Catania e Palermo aveva effettuato un sopralluogo alle Salinelle. «Pochi giorni fa è stato redatto il progetto esecutivo – prosegue Giammanco -, presto partiranno i bandi di gara in pochi mesi o al massimo entro l’anno questo sito sarà trasformato in un parco fruibile da parte di tutti».
In particolare il progetto prevede l’installazione di passerelle per consentire il transito di turisti, saranno rimosse le strade attualmente presenti e la recinzione che delimita l’intera area, rimosse le infrastrutture che si trovano nella zona (in particolare ruderi di case di campagna). «Nel progetto ci dovrebbe essere anche il monitoraggio da parte dell’Ingv – ha proseguito Giammanco – le strumentazioni saranno acquisite. Purtroppo è scaduta la convenzione biennale che avevamo con la Regione Sicilia – aggiunge – Ci aspettiamo una chiamata dal dipartimento beni culturali per definire il nostro ruolo nel monitoraggio delle Salinelle».
Si è verificato, come ha evidenziato Giammanco, un taglio nel budget a causa del covid e altre situazioni contingenti: tutto ciò ha portato ad avere meno fondi per la ricerca. «Avremmo gradito avere il budget completo, ma l’importante è esserci in questo progetto», incalza Giammanco. Per l’Ingv le Salinelle sono importanti, in quanto il sito emette gas magmatici molto profondi che provengono dai serbatoi magmatici dell’Etna. «Le variazioni nelle Salinelle – conclude Giammanco – sono legate a un aumento di attività nel profondo che dopo mesi troverà il suo sbocco nelle attività eruttive del vulcano. Qui comprendiamo con largo anticipo cosa vorrà fare l’Etna».