S.M.La Scala, criticità al porto dopo la fine dei lavori M5s: «Mezzo milione di euro per un’opera scadente»

«Lavori scadenti e approssimativi, con una pioggia di soldi pubblici spesi male». Così la deputata regionale del Movimento 5 stelle Angela Foti definisce le opere di riqualificazione del porto di Santa Maria La Scala. Uno sperpero tanto grande da essere denunciato. Per questo motivo, ieri mattina, l’onorevole Foti e l’ingegnere Stefano Alì hanno dato appuntamento alla stampa nell’infrastruttura per fare vedere le criticità, che sarebbero emerse durante e dopo la fine dei lavori decretata il 31 dicembre 2015. Lacune che sono state messe per iscritto in una relazione prodotta dagli stessi attivisti del M5s acese, insieme al professionista. 

Il piccolo scalo nato per esaltare le bellezze della frazione marinara di Acireale e per facilitare il lavoro ai pescatori, oggi è poco fruibile e i lavori di sistemazione sono incompleti. Nonostante la sua riqualificazione sia costata più di 500mila euro, soldi provenienti dalla Comunità europea in compartecipazione con il Comune che ne ha investiti 100mila. Sebbene l’apporto economico sia stato ingente, tante sono le cose che fanno discutere gli attivisti pentastellati. Tra queste, il fabbricato che dovrebbe servire ai pescatori e che è chiuso, e l’illuminazione poco funzionante. Ma anche: «Tempi dilatati, notevoli modifiche al progetto finanziario iniziale, progettazione inadeguata, esecuzione dei lavori superficiale e assenza di un’adeguata sorveglianza». 

lavori sono stati consegnati il 19 maggio 2015 «senza aver definito e firmato il contratto con le ditte vincitrici», si legge nella relazione degli attivisti. «Dal 2011 ci sono voluti quattro anni prima che il lavoro venisse apparentemente completato – afferma Stefano Alì – In cambio abbiamo avuto una progettazione carente. Per poi consegnare il lavoro due anni dopo. Non vogliamo che si ripercorrano gli errori del passato». Qualche pescatore presente racconta che il porto è quasi costantemente al buio. Si nota come il fabbricato adibito ai pescatori è serrato, non si apre. «Le criticità evidenziate sarebbero tante e vanno dall’impianto elettrico fino ai pannelli fotovoltaici che non funzionano – dice Angela Foti – Per non parlare del monumento che rappresenta il porto: un manufatto in pietra lavica fatiscente». 

La manovra di riqualificazione, poi, sarebbe stata ultimata molto dopo rispetto alla data prefissata, a causa di problematiche sorte in corso d’opera, determinando una perizia di assestamento dei prezzi redatta a novembre del 2015: questo passaggio non solo ha incrementato i costi, ma avrebbe anche stravolto il progetto iniziale. Una così ampia modifica avrebbe dovuto portare alla risoluzione del contratto con le ditte e a un eventuale risarcimento. La relazione degli attivisti riporta, poi, la durata dei lavori, definendola «anomala». Se la procedura per l’affidamento della progettazione esecutiva è stata liquidata in meno di una settimana, la fase di riqualificazione del porto ha avuto tempi più che dilatati. Con evidenti criticità.  

«L’edificio all’interno del porto presenterebbe un distaccamento dell’intonaco, muffa e scrostamenti», dice la deputata Foti. E sul molo: «Nella perizia di assestamento erano previste delle mattonelle, ma successivamente si è deciso di mettere del cemento stampato per poi conferire le stesse mattonelle in discarica». Sono messe in discussione pure le scatolette elettriche, non a tenuta stagna quanto emerso dai sopralluoghi degli attivisti. Il sindaco Roberto Barbagallo, contattato da MeridioNews, minimizza, affermando che i danni sarebbero di lieve entità: «Sono state riscontrate solo tre criticità a differenza di quanto dice la Foti, la più importante è quella riguardante l’impianto elettrico. Abbiamo contestato dei lavori alla ditta e questa non si è presentata per sistemarli – afferma Barbagallo – Ci siamo quindi rivalsi sull’impresa tramite la polizza assicurativa e con questi soldi sistemeremo le criticità presenti».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]