Ryanair a Trapani, un addio con parecchie ombre Alcuni sindaci sospettano una ritirata strategica

Oggi i sindaci del Trapanese si riuniranno, insieme ai vertici di Airgest (la società che gestisce l’aeroporto di Birgi) e a quelli della Camera di commercio. Sul tavolo l’addio di Ryanair che ha annunciato il taglio di sette rotte (Baden Baden, Francoforte, Cracovia, Parma, Genova, Trieste e Roma) a partire dall’1 novembre. La motivazione ufficiale è la mancanza di sufficienti piloti, motivo che ha portato a cancellare 34 tratte in tutta Europa, di cui undici in Italia. Ma se a pagare il prezzo più alto sarà Trapani, i motivi potrebbero essere cercati anche in altri fattori. 

Negli ultimi tre anni, dal 2014 al 2017, la Airport Marketing Service Limited, la società che gestisce il marketing di Ryanair ha potuto contare su 18 milioni di euro garantiti dalla Regione Sicilia, dai Comuni della provincia e dalla stessa Airgest. Merito dell’accordo triennale di co-marketing, scaduto lo scorso marzo e non ancora rinnovato. «Io credo che se ci fosse stato questo accordo, ci avrebbero pensato un po’ di più prima di penalizzare Trapani», afferma il sindaco della Egadi, Giuseppe Pagoto. Lui è uno dei più interessati al ritorno turistico che ha garantito la crescita degli scali di Trapani e di Palermo. Ma non tutti i suoi colleghi la pensano allo stesso modo. 

I fondi che le amministrazioni devono versare sono proporzionali ai flussi turistici e alla popolazione residente, ma in molti casi alcune decine di migliaia di euro incidono pesantemente sui bilanci. Così alcuni sindaci ammettono di sentirsi «con il coltello alla gola» e temono che la decisione di Ryanair e la conseguente ondata mediatica che ne è derivata rappresentino una ritirata strategica. «È un modello che non può reggere a lungo termine», è la tesi di alcuni amministratori. 

Secondo il presidente di Airgest, Franco Giudice, però, per gli scali piccoli al momento resta l’unica possibilità di sopravvivere. «Guardiamo ai numeri – spiega – un aeroporto sotto il milione e mezzo di passeggeri va in perdita, non può andare avanti per molto tempo. Con Ryanair siamo passati da 400mila a un picco di 1 milione e 800mila utenti. Qualcuno ci chiede: ma nel frattempo non avete cercato alternative? Certo che lo abbiamo fatto, siamo continuamente alla ricerca di altri vettori low cost, ma chi si mette in concorrenza con Ryanair quando questa ha il 98 per cento del traffico nel nostro scalo?». Sembra un cane che si morde la coda: da una parte servono i finanziamenti degli enti pubblici per trattenere la compagnia irlandese, dall’altra la sua importante presenza disincentiva la concorrenza. 

Adesso, rispetto al 2014 (anno della stipula del contratto di co-marketing recentemente scaduto) le norme italiane ed europee sono cambiate. Serve una procedura pubblica e così è stato fatto. Airgest ha pubblicato un primo avviso in cui si informava che a breve si sarebbe proceduto a una nuova gara del valore di 20 milioni circa. Hanno risposto in tre, tra cui Alitalia, per stessa ammissione della compagnia italiana. Ma le buste devono ancora essere aperte. A questo passo ne dovrebbe seguire un altro. «Dovremmo inviare alle compagnie che hanno dimostrato interesse il disciplinare di gara e attendere le loro risposte, ma questo, fin quando non ci saranno le disponibilità economiche non può essere fatto», spiega Giudice. 

E si torna alle lungaggini burocratiche e alle responsabilità di Comuni e Regione. «Io sono fiducioso, troveremo un accordo – sottolinea il sindaco delle Egadi, Pagoto – perché l’aeroporto non serve solo a far arrivare turisti ma anche a permettere ai siciliani di muoversi, agli studenti fuori sede di tornare più spesso, a chi vuole di visitare l’Europa». Ma c’è anche chi, tra i colleghi, guarda con sospetto alle mosse di Ryanair che spesso «cambia rotte dopo qualche anno, perché sature – riflette un altro amministratore -. Potrebbe essere questa l’occasione che la low cost sta cogliendo al volo». Sullo sfondo resta anche il nodo della pista dello scalo, che rimarrà chiusa per lavori di manutenzione, per oltre un mese, dal 6 novembre all’11 dicembre. 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]